Lucca, 01 febbraio 2014 - Bussa a casa. Si presenta come un brigadiere dei carabinieri o, in alternativa, si spaccia per direttore delle poste o di banca. Le vittime prescelte sono le coppie di anziani, più inclini alla fiducia e anche a tenere in casa un tesoretto in contanti. Con fare convincente spiega che c’è in giro una partita di banconote false e che lui sta compiendo delle verifiche accurate e riservatissime, dall’alto del suo ruolo. Aggiunge che non c’è niente da temere e tutto da guadagnare, visto che in caso di riscontro di soldi falsi può attivare le procedure per la sostituzione.

Una tecnica evidentemente affinata con il tempo, che in almeno in un caso ha dato i suoi buoni frutti: un signore anziano gli ha consegnato la propria pensione e l’uomo in un attimo si è dileguato con 700 euro in tasca. L’hanno vista brutta una coppia di anziani coniugi residenti a Maggiano che lunedì scorso si sono trovati di fronte al truffatore seriale. Ancora la stessa presentazione: «Sono un brigadiere dell’Arma». Ancora la spiegazione ormai collaudata: «Una rapida verifica sui contanti che tenete in casa, dobbiamo sequestrare quelli fasulli». Sulle prime i due sono stati indecisi, lo hanno ascoltato. Poi hanno avvertito la nota stonata e si sono messi sull’avviso. Hanno capito che la storia non stava in piedi e che il tentativo era quello di mettere mano al loro portafoglio. A quel punto lo hanno cacciato chiudendo la porta di casa.

«Invitiamo la cittadinanza a stare in allerta – è l’appello dei carabinieri -. Quest’uomo purtroppo è ancora in libertà e sta facendo il giro delle case per cercare di farsi consegnare dei contanti. Nessun rappresentante delle forze dell’ordine va nelle casa a chiedere soldi, dunque non abbiate dubbi nell’allontanarlo e avvertirci subito». Adesso l’uomo è ricercato dai carabinieri di Nozzano e anche dalla polizia che sta indagando su un caso analogo. Un episodio che assomiglia molto a quelli venuti alla luce negli ultimi tempi e che hanno visto protagonisti falsi vigili urbani e falsi addetti comunali. La truffa «porta a porta» non si ferma.