Lucca, 29 gennaio 2014 - La casa, un terratetto in una corte a San cassiano a Vico, era una centrale di spaccio della droga. Questo almeno il sospetto dei carabinieri che si sono decisi ad effettuare un blitz dopo varie segnalazioni di frequentazioni «sospette» e lunghi appostamenti. Lunedì i militari della stazione di Borgo Giannotti del maresciallo aiutante Zingale si sono presentati alla porta. Dopo alcuni minuti ha aperto un giovane marocchino che ha detto di essere da solo. I carabinieri sono entrati lo stesso, per perquisire la casa e hanno scoperto nelle camere da letto altri 3 marocchini e due ragazze lucchesi, tra i 20 e i 30 anni. Erano nel letto, vestiti di tutto punto e uno indossava perfino un cappello di lana. Un maldestro tentativo di nascondersi.

Naturalmente i militari hanno perquisito le stanze. Niente droga, tranne qualche traccia di «canne». Ma quando un carabiniere ha aperto una finestra affacciata sul sottotetto, spostando le tegole a portata di mano ha trovato lo stupefacente. La droga era nascosta proprio sotto una tegola: un panetto da circa 120 grammi di hashish e 26 grammi di cocaina suddivisa in dosi. Stava piovendo da ore, ma la droga era asciutta, quindi era lì da poco, probabilmente dall’arrivo dei carabinieri. I sei giovani sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ma per una 24enne lucchese è scattato l’arresto. Portata in caserma per una perquisizione, le sono stati triovati 79 grammi di hashish nascosti nella fodera del giaccone. L’arresto è stato convalidato ed è stata poi rimessa in libertà. Tre dei quattro marocchini erano clandestini: non hanno saputo dare spiegazioni su cosa facessero lì, dato che lpintestatario della casa è tornato a vivere in Marocco da tempo. Le indagini proseguono anche su questo aspetto.