Lucca, 10 dicembre 2013 - La svolta Renzi pesa molto nei territori comunali che erano stabilmente legati all’area bersaniana prima e a Cuperlo poi. A cominciare dalle zone che hanno nei rappresentanti istituzionali il loro forte riferimento. A San Romano Garfagnana, terra dell’onorevole Raffaella Mariani, la vittoria di Renzi appare sorprendente. Addirittura il 61,2 per cento con 112 voti su 183 voti validi. Cuperlo si è fermato a quota 52 ovvero al 28,42 per cento, Civati ha ottenuto 19 voti pari al 10.38 per cento. Vero che nelle primarie di domenica scorsa hanno votato 187 persone (ci sono state infatti anche 4 schede nulle) rispetto alle appena 11 persone di metà novembre ma nella prima occasione di scelta Cuperlo aveva ottenuto il 72,7 per cento mentre ora è precipitato vertiginosamente. Effetti sulla parlamentare Pd? E’ difficile dirlo. Le elezioni politiche, probabilmente, non ci saranno prima del 2015.

Anche per Gallicano le primarie di domenica rappresentano una svolta, per quanto già anticipata nel voto di metà novembre. La linea dell’ex sindaco e oggi consigliere regionale Ardelio Pellegrinotti, decisamente bersaniano, non è stata condivisa dalla maggioranza degli elettori del Pd. Renzi nelle due sezioni di Gallicano e Cardoso ha ottenuto 362 voti, ovvero il 76,77 per cento, lasciando Cuperlo a quota 64 voti (13,5 per cento) e Civati a 48 voti (10,12 per cento). Stessa sorte di San Romano Garfagnana anche per altri due feudi dell’area bersaniana. A Pieve Fosciana, dove a metà novembre Cuperlo aveva l’84,6 per cento domenica è sceso al 18,27 per cento, mentre Renzi è passato dal 7,7 al 69,54 per cento. A Sillano Renzi è salito dal 20 al 75,81 per cento in meno di un mese.

E' doveroso ricordare che a metà novembre il voto era riservato agli iscritti, dunque una cosa assolutamente interna al partito, mentre quello di domenica era aperto a tutti. I numeri sono stati eloquenti: a fronte di 1.283 voti espressi in Lucchesia in novembre si è saliti ai 17.412 di domenica scorsa, oltre 13 volte tanto. C’è chi, ovviamente commenta che la scelta del segretario del Partito democratico doveva essere riservata ai soli iscritti, magari con almeno qualche mese di anzianità di iscrizione, ma c’è anche chi ribatte che evidentemente gli iscritti da tempo avevano perso il contatto con la società e dunque non andavano oltre la conferma dell’esistente.

Anche altri Comuni hanno fatto registrare il cambio. Altopascio in novembre aveva Cuperlo al 53,7 per cento (22 voti) mentre domenica nelle due sezioni di Altopascio e Spianate Renzi ha ottenuto l’80 per cento con 548 voti, mentre Cuperlo si è fermato al 10,65 per cento (73 voit) e Civati al 9,34 per cento (64 voti). Anche a Pescaglia, Comune che come Altopascio è amministrato da molti anni dal centro destra, le primarie del Pd non hanno entusiasmato più di tanto. Certo a metà novembre a Pescaglia Cuperlo aveva ottenuto il 60 per cento mentre domenica è sceso al 7,32 per cento (23 voti), mentre Renzi è volato dal 20 al 82,07 per cento (con 119 voti).

La conquista della maggioranza su tutto il territorio lucchese fa passare ai «renziani» la scelta dei candidati alla guida dei Comuni. Soprattutto nella Valle del Serchio le elezioni amministrative del prossimo anno significano il rinnovo di 14 Comuni su 16 in Garfagnana e di quattro su cinque nella Media Valle del Serchio. Insomma si tratta di un rinnovamento quasi completo, dove la componente vicina al «rottamatore» e, localmente, al senatore Andrea Marcucci vorrà sicuramente esprimere il proprio determinante parere, sia per i candidati a sindaco come per i componenti delle liste per i consigli comunali. La partita, insomma, è aperta.