Lucca, 29 novembre 2013 - La notizia è rimbalzata anche all’interno del consiglio regionale, e di qui, di nuovo, verso chi localmente aveva la responsabilità di far nascere il Polo tecnologico e calzaturiero di Segromigno in Monte. Una struttura costata alla comunità la bellezza di 5 milioni di euro, praticamente pronta ma destinata a rimanere... vuota.

Il sogno di un centro all’avanguardia per gli studi sulle nanotecnologie applicate al calzaturiero è tramontato di colpo. Secondo quanto dichiarato al nostro giornale dal direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova Vittorio Pellegrini, la causa di tutto sta nel fatto che l’amministrazione comunale ha interrotto i contatti con i ricercatori dell’università «La Normale» di Pisa, i quali adesso andranno a investire altrove.

A restare di stucco di stucco è anche Silvana Pisani presidente del consiglio comunale. «Trovo grave che la giunta comunale si sia lasciata scappare l’occasione di collaborare con un’istituzione così prestigiosa e su un progetto tanto interessante e innovativo che lasciava prevedere l’arrivo a Capannori non solo degli studiosi con i loro progetti, ma anche di fondi europei». «Insomma — osserva la Pisani — una grande occasione per far entrare il nostro territorio nel futuro dalla porta principale che è stata però persa e senza neanche sapere per quale motivo».

La candidata alle primarie del Pd chiede spiegazioni. «L’amministrazione a questo punto deve motivare la scelta di interrompere i contatti con la Normale di Pisa e chiarire il futuro del Polo Tecnologico. Ancora una volta — sottolinea — la mancanza di dialogo dell’attuale giunta danneggia le prospettive di sviluppo del nostro territorio. Solo pochi giorni fa, in occasione del nulla di fatto sull’impianto di compostaggio, ho denunciato pubblicamente il comportamento di chiusura al dialogo e l’incapacità di attivare una vera partecipazione della giunta che, come ancora dimostra, rende improduttivi gli investimenti di denaro pubblico deliberati e fortemente sostenuti dal consiglio comunale».