Lucca, 25 ottobre 2013 - Questa volta il nubifragio ha colpito la pianura lucchese, in particolare la fascia a sud. Nella notte tra mercoledì e giovedì, quantitativi di pioggia di 50-53 millimetri in un’ora nella zona di Pontetetto (contro il 38 millimetri in un’ora nel centro storico) hanno mandato in tilt la rete di fossi e canali. Complessivamente si sono registrati 35 millimetri di pioggia a Mutigliano, 48,8 nel centro storico, 62,8 a Pontetetto, 83,2 a Pieve di Compito, 51 sul versante lucchese del monte Serra, 72 millimetri a Montecarlo. Numerose le tracimazioni e gli allagamenti segnalati. La Protezione civile del Comune di Lucca è dovuta intervenire in varie località. Fin dalle ore 5 di ieri mattina al centralino della Protezione civile comunale sono arrivate segnalazioni e richieste di intervento. Allagamenti diffusi si sono verificati nella fascia da Mugnano a Sant’Alessio a Sant’Anna. Qualche cantina si è allagata e un’abitazione ha avuto acqua al piano terra a Sant’Alessio località «Bamboro».

Criticita’ sul rio Topo a Sant’Alessio con un principio di esondazione, e problemi sulla viabilità collinare dove numerosi detriti si sono riversati sulla carreggiata. Per tutta la mattinata di ieri ci sono stati gli interventi di ripristino. Al palazzetto lo sport la palestra del piano interrato è stata allagata. Molte le richieste di sacchi di sabbia ritirati al «Foro Boario». In via delle Gavine e via di Matteo a San Macario la strada è stata invasa da circa 30 centimetri d’acqua.

Nella sede del Consorzio di bonifica Auser-Bientina tecnici, operai e volontari sono stati impegnati a riempire i ballini di sabbia e nella loro distribuzione sul territorio. Molte le situazioni di criticità, monitorate in tempo reale dal Consorzio. Il rio Leccio, a Porcari, ha esondato. Straripamenti anche sul sio Casale a Zone e su rio Ramo, rio Ampollora e canale Nuovo a San Colombano. Il Fossa Nuova, tra Capannori e Porcari, ha raggiunto livelli di guardia: sotto osservazione costante sono finiti tutti i ponti (in particolare quello di via Bernardini. Tra le criticità prese in carico, quelle relative all’affluente del rio Rogio a Guamo, al rio Casale a «Papao» e in corte Manetti) e al fosso in località Setteventi a Badia di Cantignano.

A Marlia ha ceduto un tratto di circa 10 metri del muro che costeggia via del Parco verso la casa di riposo. Sassi e terra sono finiti nel giardino dell’abitazione di Bruno Pieruccini che dice: «Abbiamo sentito un botto enorme verso le 5,30 e abbiamo avuto tantissima paura. Addirittura i sassi mi hanno chiuso la cantina, lesionato i muri della casa e danneggiato l’auto di mio figlio». Piccoli poggi hanno ceduto anche in via dei Sodini a Massa Macinaia, in via Nuova a Badia di Cantignano e in via dei Centoni a San Ginese di Compito. In altre vie delle frazioni collinari di Capannori il maltempo ha portato sulla sede stradale fango e piccole quantità di ghiaia.

A Porcari le maggiori difficoltà sono state registrate in via Leccio dove, a causa della tracimazione delle acque dell’omonimo rio, alcune abitazioni sono state interessate da fenomeni di allagamento. Sul luogo sono intervenuti agenti della Polizia municipale mezzi e personale del Comune, dei Vigili del fuoco e la sezione di Protezione civile della Croce Verde di Porcari e di altre associazioni di volontariato locale. Marco Giannini esprime tutta la sua rabbia per il ripetersi degli allagamenti nella sua casa. Anche quest’ultimo nubifragio e la successiva esondazione del rio Leccio hanno provocato danni ai mobili della sua casa. «Era già successo nel dicembre 2012 — dice Giannini — per questo avevo fatto domanda al Comune per un risarcimento ma non abbiamo visto un centesimo. L’altra notte è stato peggio. Avevo oltre 50 centimetri di acqua nel soggiorno e in cucina. Ho avuto danni ai mbili, alla caldaia, ai muri. L’argine del rio, dalla parte delle case è più basso rispetto alla parte opposta dove ci sono soltanto i campi».