Lucca, 28 luglio 2013 - Il numero delle scosse sismiche degli ultimi mesi si avvicina a quota 2000, anche se, fortunatamente, poche quelle avvertite dalla persone, ma ora c’è il rischio che la stagione turistica ne risenta. Al riguardo scende in campo il presidente dell’Unione Comuni Mario Puppa. «In Garfagnana — commenta — da oltre 30 anni si affronta la questione del rapporto tra il territorio e il terremoto, lavorando in un crescendo di iniziative atte a prevenire. Certo molto ancora si deve fare, ma di fronte ad una forte scossa come quella di magnitudo 5,2, si può affermare che il sistema Garfagnana ha retto egregiamente. La Garfagnana ha fatto della prevenzione antisismica una delle priorità del suo sviluppo. Fin dagli anni ‘80 sono stati avviati investimenti per interventi su edifici pubblici ‘strategici’. A questi sono stati affiancati nel tempo ingenti incentivi pubblici per interventi su edifici privati. Proprio per questa attività di prevenzione il nostro territorio ha potuto sopportare un attività sismica che in altre zone d’Italia avrebbe causato danni ben più significativi. Detto questo mi pare ingeneroso parlare di panico e fughe in massa dalla zona».

 

Allora cosa dovrebbe tranquillizzare ancora la gente? «La Garfagnana è stata al centro di sperimentazioni e di maxi esercitazioni che hanno portato alla creazione di un vero e proprio ‘modello Garfagnana’. «Un'eccellenza — prosegue Puppa — nella gestione della protezione civile a livello locale che si è confrontata con le realtà di tutt’Italia nelle attività di soccorso. L’aver riconosciuto a livello nazionale questo modello, ha ripagato gli sforzi dei Comuni che hanno lavorato insieme negli ultimi decenni. L’Unione Comuni Garfagnana gestisce il centro intercomunale di protezione civile, una struttura all’avanguardia concentrata in un’unica area, in posizione strategica e ben servita dalle vie di comunicazione, in cui si integrano Forze di Polizia, Vigili del fuoco e struttura operativa dell’Unione, con uomini e mezzi operativi 24 h su 24. Il centro ospita un’avio-superficie per l’atterraggio e il decollo degli elicotteri anche in notturna. Questa dotazione di strutture e mezzi si avvale di un gruppo tecnico-operativo che risponde con rapidità alle esigenze di qualsiasi comune del territorio. Secondo un preciso piano intercomunale di protezione civile la nostra struttura è capace di fronteggiare emergenze come il terremoto di questi giorni».
 

 

Dino Magistrelli