LUCCA 23 luglio 2013 - Via libera del tribunale di Lucca al concordato preventivo per la «Brico snc» del gruppo Potenti Spa con sede a Ponte all’Ania, il cui amministratore è Francesco Potenti, 37 anni di Cascina, figlio del patron Marco. I giudici Giuntoli, Lucente e Mondini hanno dunque dichiarato aperta la procedura della catena di grandi magazzini «Brico io» del «fai da te», che ingloba anche le 49 società partecipate. Le singole situazioni delle partecipate, per le quali esistono altrettanti fascicoli, restano nel frattempo «sospese». Il tribunale ha nominato commissario giudiziale il dottor Marco Terigi di Lucca e ha ordinato la convocazione dei creditori per il 19 dicembre. I debiti sono ingenti, ma il piano per evitare il fallimento verrebbe «spalmato» in cinque anni con pagamento del 100% ai creditori privilegiati e dal 20 al 60% ai chirografari.

La «Brico snc» è una delle più importanti aziende italiane di distribuzione al dettaglio di articoli di bricolage con ben 47 punti vendita gestiti direttamente e altri 8 subaffittati a terzi e gestiti autonomamente. In Toscana sono interessati i magazzini di Barga, in via delle Cerbaie ad Altopascio, in via don Sturzo a Pontedera, a Follonica, Piombino, Castelfiorentino, ma anche in Umbria, Sardegna, Lazio e Piemonte. Un «nodo» più complesso di quanto possa sembrare. La società Brico Snc è nata dal conferimento dei rispettivi patrimoni del Gruppo Potenti e delle società partecipate che gestiscono i 55 punti vendita affiliati a «Brico Io», (società di Marketing Trend, controllata da Coop Lombardia) per lo sviluppo del franchising. Ma con la Marketing Trend, contraria all’operazione, si è instaurato nel frattempo un contenzioso al tribunale di Milano che secondo i giudici lucchesi dovrà essere approfondito proprio dal commissario giudiziale.

Intanto resta da capire anche quale sarà il destino dei numerosi dipendenti del gruppo, circa 550, che comunque per ora tirano il fiato grazie a questo via libera del tribunale di Lucca. Sempre chiuso, invece, il grande centro commerciale di bricolage in località Menagli tra Ponte all’Ania e Fornaci andato distrutto in un pauroso rogo il 5 febbraio scorso. Nessuna notizia sul futuro della struttura, bloccata da brurocrazia e contenziosi societari, mentre la maggior parte delle decine di dipendenti del Brico resta in cassa integrazione e alcuni di loro hanno trovato temporaneamente impiego in altri punti vendita Brico Io.