LUCCA, 21 aprile 2013 - Odissea tragicomica quella di una scolaresca di Tivoli, la Emilio Segrè, che venerdì ha subito un brusco cambio di programma sulla tabella di marcia della gita iniziata due giorni prima con un bel giro alle Cinque Terre, l’acquario di Genova, visita a Pisa, e dulcis in fundo, la tappa lucchese. Una tappa infinita. E’ successo che i vigili urbani hanno controllato la «scatola nera» del pullman rilevando che non erano state osservate le pause di riposo dell’autista previste per legge. Dunque divieto assoluto di rimettersi in moto alle 15, come previsto per poter essere a casa all’ora di cena, con lo smarrimento totale di tre insegnanti e 33 alunni di scuola media i quali hanno dovuto avvisare le famiglie. E fare i conti con un portafoglio ai minimi storici, che in qualche caso non poteva consentire la cena fuori programma. «Siamo sbigottiti — dicono le insegnanti che incontriamo al bar gelateria Fontana, fuori Porta S.Anna, dove la generosità dei titolari ha permesso alla comitiva di rifocillarsi con un bel piatto di pasta al pomodoro a prezzo simbolico —. Nessuno contesta le motivazioni che hanno spinto i vigili urbani a bloccarci, anche se occorre dire che nei fatti il nostro autista si è riposato perché quando raggiungevamo la meta lo lasciavamo per poi spostarci con i mezzi in loco».

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