LUCCA 4 aprile 2013 - Ha IL cappello tra le mani, negli occhi la luce della gioia e nella voce quell’emozione che lascia senza fiato. È Marco, il babbo di Giulio, il bambino di tre anni e mezzo, graziato — dicono i genitori e i religiosi — dalla Madonna di Montenero e da Santa Gemma, le Mamme Celesti che hanno guidato le mani dell’equipe dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. I medici il 12 gennaio hanno asportato al bambino un tumore al cervelletto che lo aveva messo in pericolo di vita. Marco vive a Casciana e ieri è tornato al Santuario di Montenero. Lui e Jessica, la moglie, hanno incontrato don Luca Giustarini perché con il parroco di Montenero devono tenere fede al voto che hanno fatto la notte dell’11 gennaio alla vigilia della terribile operazione.

«Con don Luca andremo a piedi a Lucca per pregare nella chiesa di Santa Gemma e ringraziarla perché ha graziato il mio bambino. Partiremo da Stagno e andremo a Lucca a piedi». Accanto a lui c’è Jessica, la madre di Giulio: «Il bambino è all’asilo. Gioca e sta bene». Marco racconta ancora: «Quella sera dell’11 gennaio ero disperato. Sono partito dal Meyer e sono arrivato a Montenero e con don Luca, che ha battezzato Giulio, abbiamo pregato e fatto il voto. Don Luca è una persona fondamentale per la mia famiglia. Ancora una volta il mio grazie va ai medici del Meyer. Per descrivere cosa hanno fatto non ci sono parole». Marco e Jessica ieri hanno parlato con don Luca e tra qualche giorno andranno a Lucca a piedi. Don Luca, il parroco di Montenero, non è la prima volta che affronta questa «passeggiata» e dice: «Da Stagno a Lucca sono 34 chilometri. La prima volta che sono andato a Lucca a piedi da Santa Gemma è stato nel 2008 quando sono diventato parroco di Montenero. Una seconda volta è successo perché il bambino di un nostro parrocchiano è guarito dallo stesso tumore che ha avuto Giulio. Ora tornerò a Lucca con Marco».