LUCCA 23 marzo 2013 - Prima o poi dove accadere. E nel 2012 (purtroppo) è successo. Dopo anni di «boom» — qualcuno addirittura stupefacente — il turismo a Lucca rallenta e va in rosso: -3,1% degli arrivi rispetto a 12 mesi fa, 1,5% di presenze in meno. I numeri, stavolta «tristi», arrivano dallo studio della Provincia sui flussi turistici. Anche se, a ben guardare, non tutti poi piangono.

I dati del 2012 restano comunque «importanti» e, complessivamente, fanno registrare oltre 927mila arrivi pari a 3.619.407 presenze (pernottamenti), di cui oltre 416 mila sono turisti stranieri che hanno ‘monetizzato’ 1.645.757 presenze. Numeri rilevanti che sono stati illustrati ieri a Palazzo Ducale, nel corso di un incontro a cui erano stati invitati i Comuni, la Camera di Commercio, i sindacati, le categorie economiche e le associazioni del settore turistico. Il quadro generale indica — nel confronto 2012-2011 — recita più o meno così: flessione a Lucca città e sulla Piana. Regge la Garfagnana mentre la Mediavalle addirittura aumenta. Per quanto riguarda il comune di Lucca, i dati 2012 fanno registrare, dopo 4 anni di aumenti costanti, una diminuzione di arrivi e di presenze (rispettivamente -8,5% e -5,0%). La riduzione risulta prevalente per il settore alberghiero e minore per quello extralberghiero. In merito alla provenienza dei visitatori (sempre per il capoluogo) è prevalente la riduzione delle presenze degli italiani (-7,3%), rispetto a quelle degli stranieri (-3,6%).

Da sottolineare l’andamento differenziato, ad esempio, tra le presenze-arrivi negli alberghi rispetto a quelle nelle strutture extralberghiere. Quest’ultime si mantengono stabili in provincia di Lucca sul fronte arrivi, mentre le presenze crescono di oltre 4 punti percentuale. Negli hotel, invece, dopo l’incremento tra il 2010 e il 2011, sia in termini di arrivi che di presenze, registra in entrambi i parametri un calo del 3,9%. L’analisi dei dati elaborati dall’ufficio turistico provinciale evidenzia, tra l’altro, la performance dei flussi nell’ambito del comune di Lucca che, a giudicare dai numeri, è quello che ha maggiormente risentito della contrazione della domanda turistica sul territorio con un -8,5% di arrivi e un -5% di presenze nel confronto 2011-2012. Queste percentuali sono la somma che, scorporata, riguarda il dato tra i flussi turistici negli alberghi e quello nelle altre strutture. Gli hotel del capoluogo patiscono una flessione del 10,3% degli arrivi rispetto all’anno precedente e del 6,3% delle presenze. Meno evidente la diminuzione dei clienti nelle strutture extralberghiere che registrano un -4,8% di arrivi e -2,7% di presenze. Per quanto riguarda la provenienza è prevalente la riduzione delle presenze degli italiani (-7,3%) rispetto a quelle degli stranieri (-3,6%). L’indagine – in questo caso limitata alla presenze nel capoluogo Lucca – indica un calo generalizzato da parte dei principali Paesi da dove provengono i turisti esteri. I maggiori estimatori del nostro territorio sono i tedeschi e gli americani e, a seguire, i francesi, gli inglesi e un po’ staccati secondo i dati gli olandesi. «Vedo un motivo su tutti che ha inciso sull’arresto della crescita dei turisti sul nostro territorio provinciale — ha spiegato l’assessore provinciale al turismo e allo sviluppo economico Francesco Bambini — un settore come quello del turismo non poteva rimanere immune dalla crisi presente nel nostro Paese e a livello internazionale».