Lucca, 2 dicembre 2012 - Ventisei persone residenti nell'Alta Valle del Serchio hanno contratto la trichinellosi dopo aver mangiato salsicce crude di cinghiale da loro stesso cacciato. Il focolaio epidemico è stato circoscritto rapidamente, come spiega la Asl di Lucca, e le persone colpite, cacciatori e loro familiari, adesso stanno bene, grazie alle cure a cui si sono presto sottoposti.

La malattia è causata da un parassita, la Trichinella, verme che può contaminare con le sue larve le carni di diversi animali. Sono stati febbre, dolori muscolari e manifestazioni cutanee che hanno indotto i malati a dare segnalazione. Attraverso gli accertamenti dell'Asl è stato accertato che si trattava di trichinellosi: "Una patologia rara ma presente in tutto il mondo ed anche in Italia - spiega la Asl -. Proprio per la sua rarità e per sintomi simili a quelli di altre patologie non è di facile riconoscimento. Gli ultimi casi in Italia risalgono al 2011 in Sardegna, in Toscana non se ne registravano da 20 anni. La macchina che si è messa in moto dopo la comparsa dei primi casi ha permesso di circoscrivere il fenomeno e di effettuare tutte le necessarie operazioni legate alla prevenzione, grazie all'impegno degli operatori della veterinaria e dell'igiene degli alimenti. E' bene ricordare che è possibile evitare questa malattia tramite la cottura delle carni o con il congelamento a -15° per 20 giorni o a -30° per 6 giorni. In questa maniera vengono distrutte le larve e si impedisce l'insorgere della malattia''.