LUCCA, 2 ottobre 2012 - Peccato che non si tratti della cronaca di una corsa agonistica, ma di quanto denunciato ai carabinieri dallo stesso patron della squadra ciclistica lucchese. Il responsabile di «Amore & Vita», Cristian Fanini, ha infatti presentato ai carabinieri una denuncia per appropriazione indebita nei confronti di tre suoi (ormai ex) corridori professionisti. Li accusa in sostanza di essersi dileguati senza alcun preavviso facendo sparire anche quattro biciclette da corsa in carbonio a loro affidate ma appartenenti alla società, marca «Bottecchia», ciascuna del valore di 6.000 euro. Un vero «giallo» questa improvvisa fuga a tre, i cui esatti contorni devono essere tutti chiariti. Si tratta di tre giovani professionisti, due di nazionalità ucraina e un lettone, che fino a qualche settimana fa abitavano in via Berti a Lunata in un alloggio fornito loro dalla stessa «Amore & Vita». Atleti di età compresa tra i 25 e i 27 anni che da oltre un anno erano tesserati per questo team professionistico con regolare tesseramento alla Federazione ciclistica internazionale e un contratto in scadenza il 31 dicembre prossimo. Secondo quanto ricostruito nella denuncia stessa, i tre sono spariti in tempi diversi ma nel giro di pochi giorni, sostenendo di voler effettuare un allenamento in proprio. Hanno ritirato tutti i propri effetti personali dall’appartamento di Lunata e si sono volatilizzati senza dare spiegazioni. Il guaio è che insieme a loro risultano sparite anche quattro bici da corsa in carbonio, ciascuna del valore di seimila euro, di proprietà del team. Fanini ha atteso qualche settimana sperando in un chiarimento o un ripensamento, poi ha dovuto denunciarli. I tre sono stati anche «rimossi» dal sito ufficiale del team. Dalle ricerche effettuate presso i posti di polizia di frontiera, è emerso intanto che un corridore ucraino ha fatto rientro in patria. Non in bicicletta, ma con un comodo volo aereo di linea.