Lucca, 22 luglio 2012 - Il pilota e il navigatore di una vettura da rally, Valerio Catelani, 37 anni, e Daniela Bertoneri, 34 anni, sono morti carbonizzati nella loro auto da corsa incendiatasi dopo un’uscita di strada al 47/o Rally Coppa Città di Lucca. Secondo una prima ricostruzione l'auto si sarebbe incendiata subito e i due occupanti non hanno avuto scampo, rimanendo imprigionati all'interno. L'incidente è avvenuto a una curva a sinistra, veloce e stretta, dove la Peugeot di Catelani e della sua co-pilota Bertoneri, che nei rally correva col nome d'arte Gazzè, è andata dritta, ha buttato giù un muretto e poi si è incastrata sotto il piano stradale, in un avvallamento, quindi ha preso fuoco.

La vettura, col numero 7, era partita dallo start alle 4.12 e l'incidente è avvenuto circa due minuti dopo. I primi soccorsi sono stati portati dal pubblico presente in quel tratto e dagli altri equipaggi in gara, che hanno usato gli estintori di bordo per tentare di spengere il fuoco.

La prova speciale di Brancoli è stata interrotta nel giro di minuti, appena è risultato che la vettura non stava transitando ai punti intermedi presidiati dagli ufficiali di gara. Nel punto dell' incidente sono stati inviati i team di
soccorso sanitario e tecnico che gli organizzatori di rally sono tenuti a predisporre lungo il percorso. Sul posto anche vigili del fuoco e polizia stradale.

Al momento dell'incidente era in testa alla gara il pluricampione italiano di rally Paolo Andreucci, sei volte tricolore, che è lucchese e che aveva accettato l'invito degli organizzatori di partecipare alla manifestazione con la sua Peugeot 207 ufficiale schierata dalla casa francese nel campionato italiano.

Le vittime erano una coppia fissa nei rally da oltre dieci anni, ma anche nella vita. Valerio Catelani era nato a Pietrasanta il 20 ottobre 1974, mentre Daniela Bertoneri, originaria di Massa, era nata il 13 novembre 1977. Non erano professionisti, ma insieme formavano un equipaggio cosiddetto 'gentleman driver'.

I due, uniti da una relazione sentimentale che durava da tempo, gestivano il 'Sambo', un locale a Forte dei Marmi (Lucca), e i rally erano lo sport che praticavano insieme con passione. Da anni prendevano parte alle gare che si svolgono in Toscana con vetture impegnative. Noto al pubblico degli appassionati, quest'anno Catelani stava lottando per vincere la particolare classifica della zona. Ieri sera, scendendo dalla pedana di partenza dalle Mura di Lucca, insieme ai 122 iscritti del rally, Catelani aveva dichiarato al microfono dello speaker di voler prendere confidenza con la Peugeot 207 S2000, auto con cui per ora aveva corso poche volte.

IL COMMENTO DI CRISTINA RIVA, DIRETTORE DELLA CORSA - Tra la fuoriuscita della vettura in cui hanno perso la vita Valerio Catelani e Daniela Bertoneri, al Rally Coppa città di Lucca, e la segnalazione dell'incidente sono trascorsi quattro, interminabili, minuti: a dirlo è Cristina Riva, direttore della corsa, che precisa di aver effettuato un calcolo approssimativo. Tutto sembra aver congiurato per rendere impossibile dei soccorsi più rapidi: "la macchina era finita in una sorta di piccolo fosso -ha spiegato Riva nel corso di una conferenza stampa- e quindi non era visibile". Non c'erano testimoni diretti, in quel punto, né spettatori né personale della gara: "nemmeno le prime vetture che sono transitate di lì hanno visto nulla".

Per Pierangelo Brogi, presidente del comitato organizzatore "cosa sia successo è incomprensibile, era un equipaggio esperto, con dieci anni di corse sulle spalle. Credo che ogni tanto l'imponderabile, in uno sport che
comunque mantiene una sua pericolosità, abbia il sopravvento". Quanto alla alla camera car, Brogi non sa "se l'avevano a bordo". Difficile, ad ogni modo, che non sia andata distrutta nel rogo.

VETTURA SEQUESTRATA DALLA PROCURA - I resti della vettura in cui hanno perso la vita Valerio Catelani e Daniela Bertoneri sono stati sequestrati dall'autorità giudiziaria. Il magistrato di turno è Elena Leone che, dopo essere stata sul luogo dell'incidente, potrà disporre le analisi su quanto rimane della Peugeot 207 S2000 che è andata a fuoco, dopo l'uscita di strada. I resti si trovano in un garage della zona. Sono stati posti sotto sequestro anche l'ordine di servizio, il piano di sicurezza e il piano di emergenza sanitaria della gara.

LA MACCHINA NON ANDAVA VELOCE - La Peugeot 207 S2000 su cui sono morti Valerio Catelani e la navigatrice Daniela Bertoneri al momento dell'incidente procedeva ad una velocita' relativamente bassa, al massimo circa 50-60 km/h, e uscendo di strada si e' capottata all'esterno della carreggiata.

Quindi, complici i freni e gli altri impianti surriscaldati, ha preso subito fuoco. Questa la ricostruzione ufficiale fatta dagli organizzatori del 47/o Rally Coppa Citta' di Lucca. ''I soccorsi sono stati immediati appena e' scattato l'allarme che una vettura non transitava piu' alle postazioni di controllo intermedie situate lungo la prova di Brancoli - ha spiegato il presidente del comitato organizzatore Pierangelo Brogi - L'incidente si e' verificato in un tratto lento, l'auto e' uscita a non oltre 50 km/h, si e' rovesciata sotto la strada e poi non e' stata vista se non quando ha preso fuoco, questione di pochissimi minuti. Peraltro la prova speciale e' stata interrotta nove minuti dopo la partenza di Catelani dallo start''.

Inoltre, la Peugeot aveva fatto rifornimento di carburante nel riordino predisposto prima della prova speciale (ps) fatale.

Catelani dopo due prove era quarto assoluto, poi ha avuto un problema sulla terza prova speciale ed e' calato al 17/o posto nonostante la sua vettura fosse da podio. Sulla quarta ps l'incidente mortale.

E' stato anche fatto notare che la prova di Brancoli viene percorsa dai piloti piu' veloci ad una media di 76 km/h, quindi e' una prova da considerarsi lenta giacche' i regolamenti sportivi adottati in Italia dall'Aci-Csai stabiliscono per le ps dei rally un limite di percorrenza di 100 km/h: oltre questa media sono previste penalizzazioni per gli organizzatori delle gare.

CHIUSO PER LUTTO IL BAR DELLA COPPIA - Davanti al bar 'Sambo' a Forte dei Marmi, nel centro vicino al
Fortino c'e' un cartello giallo con la scritta ''Chiuso per lutto'' e davanti all'ingresso sono stati deposti due mazzi di fiori. E' il locale che era gestito da Valerio Catelani e Daniela Bertoneri, il pilota e la navigatrice morti la notte scorsa nel Rally Citta' di Lucca. Stamani pero' seduti ai tavoli del bar, pur chiuso, c'erano dei clienti che commentavano quanto accaduto, sbigottiti, increduli che i due giovani abbiamo potuto perdere la vita in questo modo.

''Valerio era molto bravo alla guida della auto - dice Giorgio Carducci - era un pilota che dalla sua aveva esperienza aveva partecipato a molte gare, quindi chissa' cosa possa essere accaduto''. C'e' anche chi ha ipotizzato ad un malore, visto che in quel tratto dove e' avvenuto l'incidente la velocita' non era eccessiva, saranno le indagini a cercare di chiarire se possibile quello che e' accaduto prima dell'impatto violento.

A Forte dei Marmi non si parla d'altro: tristezza, specialmente agli stabilimenti balneari del Forte, dove la coppia era conosciuta, soprattutto Valerio e la sua famiglia. Messaggi di cordoglio sono stati inviati dalle societa' di calcio del Lido di Camaiore, del Servazza e del Forte dei Marmi, tutte squadre dove ha militato il padre del pilota morto. Lutto anche tra i tanti appassionati di rally della Versilia, una zona in cui sono tante le gare organizzate: i rally del Carnevale, di Camaiore, del Ciocco e del Ciocchetto, ad alcune delle quali avevano partecipato anche Valerio e Daniela.