LUCCA, 22 febbraio 2012 - Quattro anni e sei mesi è la pesante condanna che adesso dovrà scontare, contenuta nella sentenza emessa ieri dal giudice dell’udienza preliminare Dal Torrione. Il pubblico ministero aveva chiesto due anni in più. Secondo Ranucci non sarebbe stato lui il rapinatore solitario che all’inizio del novembre 2011, pistola in pugno si sarebbe impossessato di soldi e sigarette per poi fuggire a bordo della sua Punto color canna da zucchero. Le telecamere della tabaccheria lo avevano ripreso ma il volto era semi celato da una sciarpa. Un sosia, sì, con qualche caratteristica effettivamente somigliante. Nulla più.