LUCCA, 29 dicembre 2011 - «A nome e per conto dei principali cantieri navali associati, Azimut-Benetti, Perini Navi e Overmarine, che sono fortemente interessati e precisamente intenzionati a presentare la loro offerta per la gara in oggetto, la nostra Associazione chiede uno spostamento del termine del bando di gara». Lucca, 23 dicembre 2011: a porre la firma su questa missiva ‘esplosiva’ è Vittorio Armani, direttore dell’associazione degli industriali. Attraverso una nota ufficiale — inviata alla «Società aeroporto di Capannori» —, Assindustria ha richiesto formalmente lo slittamento dei termini di gara per il bando che prevede la cessione del 35% delle quote dell’aeroporto pubblico ai soggetti privati. Un appello raccolto dalla «Società aeroporto» che — alle 12 di ieri, prendendo atto che nessuno aveva depositato un’offerta ufficiale — ha deciso di riaprire la gara fino alle ore 13 del 14 febbraio 2012. Ma chi sono questi cantieri navali associati interessati all’aeroporto di Tassignano? Si tratta dei vertici della cantieristica navale di Viareggio. Tre fra le ditte più importanti del mondo: aziende leader che vendono i propri yacht a sceicchi, petrolieri e miliardari di mezzo globo. Basti pensare che per acquistare uno di questi «mezzi» bisogna sborsare qualcosa come un milione di euro al metro. Se davvero queste tre ‘potenze’ dei cantieri navali decidessero di investire a Tassignano sarebbe un vero colpo da novanta. Lo scalo — in una stretta sinergia con i cantieri di Viareggio — diventerebbe un punto di appoggio per gli aerei privati di tanti vip che atterrerebbero in terra capannorese per poi sbarcare in Versilia. Un connubio perfetto.


Ma perché questi tre cantieri hanno chiesto lo slittamento dei termini della domanda? A spiegarlo è, ancora una volta, la lettera dell’associazioni industriali: «Il bando in questione — scrive il direttore Armani — oltre a cadere in un periodo di festività come l’attuale, non consente di completare le opportune, necessarie verifiche sia dal lato della sostenibilità economica-finanziaria dell’investimento sia, soprattutto, dal lato della possibilità di rendere compatibili le attività di aviazione generale a cui gli investimenti sono destinati con la natura militare del sito e con le conseguenti operazioni delle varie armi». Così lo spostamento della scadenza «oltre ad essere destinato al completamento delle verifiche — chiosa l’associazione industriali — servirà a definire e a realizzare una nuova struttura associativa e societaria che possa non soltanto stabilizzare definitivamente la compagine azionaria della società ma anche instaurare un partenariato forte con l’azionista di maggioranza, il Comune di Capannori, per tutte le iniziative di sviluppo dell’area».