Lucca, 10 giugno 2011 - E' stato catturato un altro albanese dalla Polizia ritenuto il responsabile per l'omicidio della 'biondina di Marlia', la ragazza, sua connazionale, uccisa e bruciata nel maggio 1998 in provincia di Lucca.
Aveva 'osato' ribellarsi agli aguzzini che la costringevano a prostituirsi. La banda era composta da dieci albanesi dediti allo sfruttamento della prostituzione di giovani connazionali tra Altopascio, Montecatini Terme, Pisa e Sarzana.
A finire in carcere è stato Selaudin Koci detto Sabi, 42 anni, condannato dalla Corte di Assise di Lucca alla pena di 8 anni di reclusione per i reati di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e distruzione di cadavere, poi divenuti 4 anni e 6 mesi per le riduzioni conseguenti all'indulto.
L'ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica di Lucca era stato riformulato nel marzo del 2008, e la Squadra Mobile della Questura era stata incaricata delle ricerche, estese
anche in campo internazionale.
Le ricerche, inizialmente negative, sono state nel tempo periodicamente aggiornate dalla Sezione Catturandi della Squadra Mobile. Koci, che fu già catturato dalla Squadra Mobile di Lucca il 1 giugno del 1999 a Pisa e sottoposto a fermo.
Ma all'atto della scarcerazione avvenuta il successivo 1 dicembre fuggì in Albania facendo perdere le proprie tracce. ieri è stato catturato dalla Polizia di Frontiera marittima di Bari.
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