Lucca, 20 ottobre 2010 - Protagonisti sono gli stessi, cambia solo la questura di competenza da cui provengono i nuovi "Daspo", acronimo di "Divieto di accedere alle manifestazioni sportive". A finire nelle maglie della giustizia sono sempre i tre giovani rispettivamente di 36 anni di Massarosa, di 31 anni di Borgo a Mozzano e di 29 anni di Lucca che erano già stati colpiti da Daspo lo scorso agosto. Ora dalla questura di Chieti arriva la notifica di un secondo Daspo appunto, in riferimento ai fatti che si sono svolti nel corso della partita disputata tra la Pro Vasto e la Lucchese. Ma ricapitoliamo i fatti. Durante la partita che si svolse in provincia di Chieti i suddetti tre giovani avevano strappato un manifesto di altri supporters rossoneri rei, a loro dire, di aver realizzato uno striscione "Orgoglio rossonero" sul quale compariva anche il simbolo di un’aquila che avrebbe ricordato gli stemmi di squadre nemiche acerrime della Lucchese.

Per questo episodio, avvenuto nel 2009, è arrivato adesso dalla questura di Chieti, ma notificato dalla questura di Lucca, il Daspo nei confronti dei tre che li terrà lontani dagli stadi per un anno. Gli stessi tre giovani che lo scorso gennaio, in occasione della partita Giacomense-Lucchese avevano fatto rimuovere uno striscione dalla gradinata, episodio per il quale avevano già ricevuto un primo Daspo questa volta però notificato dalla stessa questura di Lucca.

 

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