Lucca, 11 dicembre 2009 - Le auto sfrecciano sul rettilineo di fronte all’abitazione della famiglia Simonini, ignare, al tempo stesso timorose, dell’orrore consumatosi la scorsa notte in quella zona. I genitori e le sorelle di Vanessa — la ventenne strangolata lunedì sera dall’amico Simone Baroncini, 35 anni pisano — vanno e vengono dalla villetta bianca attraverso quel cancello in ferro che la sfortunata giovane ha varcato l’ultima volta per passare una serata con gli amici. Ma a casa non è più tornata. Il silenzio apparente stride con le grida dell’animo straziato dei familiari. Che, ancora, non riescono a darsi pace.
 


Il sole del mattino (quello che giovedì splendeva sulla Valle) illumina gli occhi lucidi della mamma di Vanessa, Maria Grazia Forli, che tuona contro l’assassino di sua figlia. «L’ha premeditato — dice —. Quel gesto l’aveva pensato prima. Non è possibile che sia stato un raptus. C’era troppo poco tempo. Era appena venuto a prenderla e, insieme, dovevano andare a casa di Tania a Cascio di Molazzana per organizzare la gita del giorno dopo. Insomma, lui ha giocato il tutto per tutto. Ci ha provato e, una volta respinto, l’ha uccisa». E’ scossa, ma lucida nel racconto e nel ricordo della sua bambina la signora Simonini, assistente sociale e poetessa molto nota nella Valle per aver partecipato anche diverse volte al concorso «Boccabugia» di Gallicano.

Intanto le esequie di Vanessa si svolgeranno sabato 12 dicembre a Gallicano. Il corteo funebre (con i familiari in testa, la mamma Maria Grazia, il papà Giuseppe e le sorelle Simona e Melania) si muoverà alle 14.30 dalla chiesetta di Sant’Andrea, che si trova proprio di fronte all’abitazione della famiglia Simonini, per raggiungere il duomo di San Jacopo. Alle 15 inizierà la Messa funebre presieduta dal parroco di Gallicano, don Fiorenzo Toti.

Diego Casali