«Coop» a S.Filippo: superati i contrasti per il maxi supermercato?

Commercio, ora l'amministrazione cambia linea

Spesa al supermercato

Spesa al supermercato

Lucca, 27 maggio 2015 - Questo supermercato da quasi 3000 metri è sempre più... da fare. La vicenda del nuovo centro commerciale a marchio Unicoop che dovrebbe sorgere nei pressi del nuovo ospedale San Luca, nell’area dell’ex Legnami Andreini sulla via di Tiglio, si avvicina alla conclusione. E dopo oltre un anno di empasse, come in molti immaginavano, dovrebbe arrivare il via libera per la nuova mega struttura che andrà a sostituire il decisamente più piccolo supermercato a marchio Unicoop sulla via Romana. Entro giugno, assicurano a palazzo Orsetti, si definirà il tutto. «Stiamo effettuando ancora delle valutazioni con i tecnici - spiega l’assessore alle attività produttive, Giovanni Lemucchi - e per ora non siamo arrivati a nessuna conclusione, anche se va detto che il quadro è cambiato da un anno a questa parte. Basti pensare che i timori per il congestionamento del traffico sono decisamente ridotti e che la nuova viabilità dovrebbe alleggerire ulteriormente la situazione, senza considerare che verrebbe chiuso il vecchio supermercato diminuendo il carico su quella strada. Se siamo così convinti che non sia opportuna la sua collocazione come detto in passato? Certo, ma dobbiamo anche verificare se ci sono i margini tecnici e giuridici».    Se non è un via libera, poco ci manca. Il blocco dei lavori nel terreno confinante alla struttura e dove dovrebbe sorgere il parcheggio e le reiterate affermazioni pubbliche sull’inopportunità di far sorgere un nuovo centro di grandi dimensioni paiono sfumare sull’altare della pace con il gigante della distribuzione da sempre in orbita Pd. Proprio il silenzio di Unicoop, dopo le proteste degli scorsi mesi, suona come una conferma al fatto che i rapporti tra le parti sono nettamente migliorati. Intanto c’è sempre da capire che fine abbia fatto l’esposto presentato alla Procura da Piero Angelini, convinto che ci siano abusi edilizi mai sanati e dunque il via libera a costruire, che scade nel dicembre di quest’anno, sia da ritirare.