Stevie Wonder, lo storico concerto di Lucca: tanti vip; sposi sul palco, sorpresa di matrimonio / FOTO

Una serata da ricordare. Tanti vip ad ascoltare il gigante della musica, da Zucchero a Paolo Rossi

Stevie Wonder al Lucca Summer Festival

Stevie Wonder al Lucca Summer Festival

Lucca, 21 luglio 2014 - L’emozione di poter vedere Stevie Wonder sul palco del Summer Festival, ieri sera, è stata davvero grande. Sono pochi gli artisti nel mondo a suscitare questo tipo di sensazioni e gli oltre 9mila presenti in piazza Napoleone (e le centinaia e centinaia di persone assiepate oltre le transenne della zona-concerto) possono certamente confermarlo. Innovatore della black music, una serie impressionante di album e di brani capolavoro, Wonder ha sempre comunicato, anche in presenza di testi socialmente importanti, comunicare gioia ed emozioni. Per questo è uno degli artisti più amati dal pubblico e dai colleghi musicisti. Già dalle prove pomeridiane, giusto una ventina di minuti, i fortunati che lo hanno potuto vedere hanno avuto i brividi e anche gli occhi del patron D’Alessandro, che tanti personaggi ha incontrato e messo sul palco, brillavano particolarmente, visto che, come ha più volte detto, per lui è stata la realizzazione di un sogno. Un boato ha accolto l’apparizione di Stevie sul palco con la sua grande macchina da spettacolo, fatta di quindici musicisti e subito, come sempre in questo tour, «How sweet it is», omaggio a Marvin Gaye, per anni suo alter ego per la musica nera, troppo presto scomparso: subito l’artista ha invitato il pubblico a cantare con lui, ricevendo prontissima e adeguata risposta. Le note di «Higher ground» scatenano l’entusiasmo della platea, poi, dopo «As if you read my mind», dove appare la mitica armonica, parte una lunga e divertente «Tequila», nella quale Stevie balla e invita tutti a farlo. Altra cover, stavolta dei Beatles, «Day tripper», ancora con cori generali.

«Send one your love» è una primizia di questo tour, poi un accenno di «Volare», seguita da «Overjoyed», «Ribbon in the sky», «Don’t you worry about a thing», «Signed, sealed, delivered», «Sir Duke», «I wish», ma ormai la scaletta è un planare sicuro verso l’apoteosi. La voce di Wonder è quella di sempre e riesce a cancellare il tempo, grazie a brani che non risentono certo degli anni, anzi. Si va avanti per due ore , nelle quali passano anche «I just called to say I love you» e «Superstition», probabilmente i due pezzi più celebri di una discografia sterminata che è difficile ridurre in un paio d’ore. A godersi lo show, in tribuna, tra gli altri ospiti: il ministro Stefania Giannini, il sindaco Alessandro Tambellini, il presidente della provincia Stefano Baccelli, Zucchero, Giorgio Panariello, Marco Mengoni e Paolo Rossi. Qualcuno giura di avere visto anche Will Smith, ma non ci sono state conferme ufficiali. 

Paolo Ceragioli