Giovedì 25 Aprile 2024

Il Comune boccia l’Enpa, ma è bufera

Gestione del canile di Pontetetto affidata alla cooperativa Ponte Verde di Pisa

L’esito della gara per la gestione del canile farà sicuramente discutere

L’esito della gara per la gestione del canile farà sicuramente discutere

Lucca, 20 dicembre 2014 - Il coperchio è saltato. Le buste delle tre concorrenti alla gestione del Canile di Pontetetto sono state aperte giovedì e la sorpresa, che per qualcuno lo è fino a un certo punto, è che al vertice della graduatoria c’è la cooperativa Ponteverde di Pisa che fa capo al consorzio So& Co e che, a questo punto, rischia di scalzare l’Enpa. Ma la pratica è tutt’altro che archiviata. Marco Martinelli, referente del gruppo consiliare di Forza Italia, ieri pomeriggio ha inoltrato la richiesta di accesso agli atti per ottenere i verbali della seduta. Questo anche per far luce su uno dei nodi emersi durante l’incontro dei tre membri della commissione, i dirigenti Angeli e Di Bugno e il referente dell’Asl Pagani, e i rappresentanti dei soggetti in lizza.

INFATTI in base alla legge regionale numero 59 del 2009, che a sua volta fa riferimento ai dettami nazionali, le cooperative sociali devono essere iscritte agli albi regionali della protezione animali. In mancanza di questa certificazione devono almeno avere l’avvalimento di un’associazione in possesso di questa iscrizione. Invece sembra che Ponteverde ne sia priva. Questa eccezione sarebbe stata messa a verbale, insieme ad alcune osservazioni del referente Asl Pagani. Un handicap non proprio indifferente. L’Enpa, che ha gestito il canile dal 2007 a oggi (subentrando all’epoca proprio alla So & Co) con risultati sotto gli occhi di tutti, al momento non intende commentare. Ma l’aria che tira è pesante, al punto che non è difficile ipotizzare una imminente guerra legale qualora il Comune intendesse procedere all’assegnazione del Canile alla cooperativa di Pisa. L’Ente protezione animali, tra l’altro, aveva anche in itinere il progetto di costruire accanto al canile una pensione a prezzi stracciati, e anche un pozzo che avrebbe consentito un notevole risparmio in bolletta: un investimento da circa 140mila euro che si sarebbe accollato l’Enpa stesso. Tutto sfumato? Forse.

 

INTANTO questi ultimi due mesi, che hanno superato il termine della proroga del 30 ottobre entro il quale si sarebbe dovuta tenere la gara, Enpa ha comunque tirato avanti il Canile di Pontetetto. A proprie spese. L’amministrazione Tambellini, tra l’altro, aveva dato precise rassicurazioni circa l’affidamento, che non avevano però convinto nè sul piano gestionale nè su quello dell’occupazione i referenti sindacali di Fisascat Cisl Giovanni Bernicchi, e Vincenzo Spataro di Uiltucs Uil. D’altra parte la posta in gioco è alta: si parla di un investimento su tre anni di oltre 670mila euro. Il Comune infine aveva sempre garantito che sarebbe stato seguito il criterio della qualità del servizio piuttosto che il puro e semplice costo economico. «State tranquilli», avevano a più riprese detto a palazzo Orsetti. Ma poi le cose sono andate diversamente...