Contro la crisi, coca dalla Colombia: maxi-condanne fino a 14 anni

Anche un lucchese coinvolto nell'indagine della Guardia di finanza

Guardia di finanza

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Lucca, 22 luglio 2016 - C’è anche un lucchese nel mirino dell’inchiesta in merito al processo su un maxi carico di cocaina. Pene da 6 a 14 anni di reclusione per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato nel processo sul maxi carico di cocaina dalla Colombia. Un’operazione che aveva il suo epicentro a Santa Croce. Il «magazzino» della droga importata dal Sud America era, secondo le accuse, nella sede di una ditta di autotrasporti internazionali nella capitale delle concerie. Inoltre, per questa vicenda, c’è un troncone processuale con rito ordinario davanti il tribunale di Pisa dove sono imputati soggetti del Comprensorio legati in qualche modo anche al settore della pelle e che avevano trovato nella cocaina un modo per arrotondare i guadagni.

La vicenda, tuttavia, è arrivata ad una prima verità giudiziaria. Le sentenze - sentite le richieste del pm della Dda Angela Pietroiusti – sono state pronunciate ieri dal Gip del Tribunale di Firenze Limongi: Carlo Scotto, 72 anni, uno dei punti di riferimento al porto di Livorno (6 anni, ritenuto colpevole del solo reato di importazione della cocaina); Donato Mecca, 45 anni, di Altopascio (7 anni); Mirko Vasoli, 45 anni, di Aulla ed Enzo Pascoletti, 54 anni, di Fucecchio (7 anni e 4 mesi), Ferdinando (detto Fabrizio) Scremin (8 anni); Gianfranco Scremin (7 anni): sono entrambi poco più che 50enni, già arrestati per spaccio e residenti a Ferrara; Michele Belcari, 56 anni, di Cerreto Guidi, considerato il capo dell’organizzazione (14 anni e 6 mesi). E’ stata stralciata la posizione Zamora Lozano, 22 anni, colombiano, in quanto latitante.

Le attività investigative che portarono a sgominare questo traffico sono state condotte dai militari del nucleo di polizia tributaria di Pisa, e coordinate dalla Dda della Procura di Firenze, e sono iniziate nella seconda metà del 2014. In particolare, stando alle accuse, il sodalizio criminale aveva pianificato di far giungere dalla Colombia, sistematicamente nel tempo, consistenti carichi di cocaina in Italia occultandola all’interno di container dietro apposite spedizioni di copertura. Grazie ad un carico di cocaina di 54 chili, per un valore di dieci milioni di euro, finito per errore a Catania e poi recuperato, la Finanza ha potuto chiudere le indagini. Il carico doveva arrivare a Livorno. Infatti sulla rotta Caracas - Madrid - Italia il gruppo avrebbe fatto arrivare più carichi. Gli imputati a Pisa sono Marco Bigeschi, procacciatore di affari di Fucecchio, 53 anni; Silvano Mossenta, 65 anni, di San Miniato, titolare di un import-export; Leonardo Cresti, 42 anni, di Santa Croce, autotrasportatore, accusato di mettere a disposizione per le riunioni un magazzino; Jeorge Cardena Bermudez, colombiano, 51 anni. A far slittare le udienze la mole di intercettazioni telefoniche da trascrivere.