La Cipriano Costruzioni chiude

Ultimo giorno di lavoro per 83 dipendenti. Cgil: «Un dramma»

Cantiere

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Lucca, 16 settembre 2014 - ​Per la  CIPRIANO Costruzion i , purtroppo, è la fine. Ieri, infatti, è stato l’ ultimo giorno di lavoro per gli 83 dipendenti . L’azienda di Giuliani e Lumini ha infatti presentato il concordato liquidatorio in luogo del concordato in continuità e nelle trattative degli ultimi giorni, — che si sono svolte in Provincia, anche alla presenza delle istituzioni — non è stato possibile trovare un accordo per il proseguo della Cassa Integrazione in deroga. Non si è verificata, purtroppo, quella svolta positiva della vertenza di cui si era parlato, quando sembrava che l’azienda potesse mettere sul tappeto un portafoglio ordini di circa 21 milioni di euro e vantava un rimborso, a seguito di un ricorso vinto, per un appalto di circa 10 milioni di euro.

SI MIRAVA, con il sostegno di s indacati ed i stituzioni ad una ripresa dell’attività produttiva, sotto il controllo del Tribunale, ma lo stato di crisi dell’azienda di Diecimo si è rivelato ormai irreversibile e si sono aperte le porte al fallimento, con la richiesta del concordato liquidatorio, come ultimo atto. « Per la Valle del Serchio è l’ennesimo duro colpo occupazionale di fronte al quale non è possibile rimanere in silenzio a guardare — commenta Giovanni Ferrari, segretario della Fillea Cgil —, questi 83 lavoratori hanno famiglie e mutui da pagare e si vanno a sommare ai circa 1500 edili che hanno perso lavoro dal 2008 a oggi in provincia di Lucca e molti dei quali non hanno ancora trovato soluzione al loro dramma » .

« E’ UN PROBLEMA sociale di grandi dimensioni — aggiunge Ferrari — che non ci può lasciare indifferenti perché necessita di urgenti risposte che non possono rimanere più soltanto promesse. In tutta questa situazione di crisi sta aumentando l’illegalità, il lavoro nero e la mancanza di sicurezza nei cantieri. I lavoratori, sotto ricatto, pur di lavorare, aprono ‘ false ’ partite I va. Vanno tutelate e aiutate le imprese regolari che scontano la concorrenza sleale di aziende irregolari ». La richiesta della Fillea Cgil è l’istituzione in tempi brevi di un tavolo di crisi che coinvolga Prefetto , Provincia, C omuni, i spettorato del l avoro e tutti gli organi preposti alla vigilanza.