Si dimette dopo il disastro di Firenze, ma trova subito un posto alla Geal

E' l'ex ad di Publiacqua uno dei nuovi componenti del Cda

La voragine su Lungarno Torrigiani e, nel riquadro, Carfì

La voragine su Lungarno Torrigiani e, nel riquadro, Carfì

Lucca, 23 giugno 2016 - Si chiude un portone, si apre una porticina. Nella migliore tradizione delle porte girevoli, altrimenti dette sliding doors dal nome di un famoso film. La voragine che il 25 maggio scorso ha letteralmente squarciato a Firenze il Lungarno Torrigiani a causa di perdite sotterranee di acqua delle tubazioni del servizio idrico pubblico, ha fatto «dirottare» a Lucca proprio l’amministratore delegato della società fiorentina, Publiacqua, che gestisce il servizio e che è partecipata da Acea. Alessandro Carfì, che ha rassegnato martedì scorso le dimissioni da Publiacqua a seguito della vicenda che ha fatto il giro del mondo, aveva già trovato spazio, ventiquattro ore prima, nel consiglio di amministrazione di Geal, la società lucchese che gestisce il medesimo servizio nella nostra zona.

Come? In quota al socio di minoranza di Geal, la Crea, che è a sua volta detenuto proprio da Acea, una vera e propria multinazionale romana dell’acqua e non solo. Carfì, che nella sua lettera di dimissioni aveva richiesto di essere destinato a altro incarico, è così entrato in Geal, sia pure con il ruolo di consigliere al posto di Mario Ruta, anch’esso a suo tempo nominato dal socio privato. Per l’ormai ex amministratore delegato di Publiacque, finito in un vortice di polemiche di dimensioni planetarie e che si dice non riscuotesse le simpatie diMatteo Renzi, i cui uomini e donne, anche Maria Elena Boschi tra i tanti, sono spesso transitati con incarichi dai piani alti di Publiacqua, Lucca pare essere una sorta di ciambella di salvataggio in attesa, magari, che la bufera sia passata. In Geal, sempre a proposito di corsi e ricorsi, troverà un altro ex di Publiacque, Andrea De Caterini: che nella società lucchese è attualmente l’amministratore delegato.

L’arrivo a Lucca di Carfì era già stato annunciato nei giorni scorsi dalla Geal, nella nota in cui parlava del rinnovo del Cda, insieme a tutti gli altri riconfermati, così come la stessa guida dell’azienda dell’acqua, ovvero il lucchese Giulio Sensi. Ma nessuno aveva lì per lì messo in relazione il nome di Carfì con quanto accaduto a Firenze e con le dimissioni. La Geal è una società mista dove il Comune detiene la maggioranza. Il resto è diviso fra Crea Spa (28,8%) e Veolia (19,2%). Nel 2006 il Gruppo Crea è stato acquistato da Acea Spa, che è partecipata da Publiacqua, altra società non interamente privata ma mista e affidataria, dal 2002, della gestione del servizio idrico integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale 3 Medio Valdarno. Inoltre Acea, attraverso Acque Spa, gestisce il servizio idrico anche nei cinque comuni della Piana: Capannori, Porcari,Montecarlo, Altopascio e Villa Basilica