Appena inaugurati, già fermi: i nuovi bus Lam sono troppo grandi

Non passano dalle strade anche a causa della sosta selvaggia

L'inaugurazione dei nuovi mezzi Lam (foto Alcide)

L'inaugurazione dei nuovi mezzi Lam (foto Alcide)

Lucca, 23 giugno 2016 - In garage. Ecco l’infausto destino di quattro bus «Lam Rossa» nuovi di zecca, inaugurati con tutti gli onori il 9 giugno scorso dall’assessore Francesca Pierotti, dal presidente di Ctt Nord Andrea Zavanella, e dalla presidente di Vaibus Simona Deghelli. Ma che non possono circolare. Perchè? Semplice, ma anche surreale: perchè troppo ingombranti per svicolare senza danno nelle viuzze cittadine, via San Nicolao e via della Zecca, ad esempio. Ma anche per aver la meglio sui casi di sosta selvaggia «perdurante» lungo la corsia gialla, riservata ai bus, in piazza Santa Maria. Quei 30 centimetri in più di larghezza, rispetto ai bus tradizionali, relegano i quattro mezzi «euro 6, a basso impatto aziendale e super comfort per gli utenti» nel deposito dell’azienda. E da più di un mese.

«Una situazione incredibile – è lo sfogo di Nicola Da San Martino, segretario provinciale Fit Cisl Trasporti –. Ci tocca fare il servizio con le navette vecchie, inquinanti e scomode perchè il Comune non crea le condizioni per far circolare quelle nuove. Non è una questione di stalli posizionati in maniera errata. L’ostacolo è rappresentanto dalle auto in sosta selvaggia ai lati delle vie - prosegue - o lungo le corsie riservate. Come sindacato abbiamo sollecitato l’azienda, che ci ha fatto presente di aver sollecitato a sua volta il Comune. Basterebbe incrementare la segnaletica e inviare i vigili a controllare, in modo che gli automobilisti prendano la buona abitudine di parcheggiare correttamente rispettando i divieti. Non sto dicendo nulla di sconvolgente, credo. O no?». Punto interrogativo. E’ un fatto che le quattro nuove Lam Rosse, che dovevano essere destinate alla rotta città-S.Vito e ritorno, una delle più frequentate tra l’altro, da più di un mese sono ferme. Un valore per oltre 200mila euro immobilizzato, destinato alla polvere invece che al comodo, e sicuro, viaggiare dei cittadini. Senza vantaggio alcuno per la salubrità dell’aria. «Le quattro navette appena inaugurate sono ’euro 6’, e andrebbero a sostituire le attuali ’euro 2’, con un impatto molto ridimensionato dal punto di vista dell’inquinamento ambientale – sottolinea Da San Martino –. Questa inerzia, che obbliga tutti a un’attesa ingiustificabile, si traduce in un danno anche per l’aria che respiriamo».

Eppure l’annunciata scesa in campo delle quattro nuove vetture, tra l’altro dotate di aria climatizzata integrale, rivestiva un valore particolare per il Comune. «L’inaugurazione delle quattro Lam certifica la correttezza e la concretezza di un progetto di aggregazione industriale – aveva dichiarato l’assessore Pierotti in occasione del taglio del nastro – in cui come amministrazione comunale abbiamo creduto, e che ha saputo non solo snellire la struttura superando la frammentazione delle diverse aziende, ma ha anche creato un soggetto in grado di vincere sfide importanti, sapendo coniugare efficienza e mantenimento di un ruolo del pubblico nella gestione di un servizio essenziale come il trasporto pubblico locale». Vediamo se anche la sfida di farle uscire dal garage potrà essere vinta.