Branco di lupi assale oltre 30 pecore. «Noi allevatori non siamo protetti»

Fosciandora, strage senza precedenti: «E’ cronaca quotidiana»

Allevamento di capre

Allevamento di capre

Lucca, 22 luglio 2014 - Nove pecore morte, 8 disperse da tre giorni con scarsa speranza di recuperarle, 3 operate dal veterinario ma in «prognosi riservata», 12 con ferite più lievi e soltanto 2 salve in quanto erano rimaste nella stalla. E’ questo l’autentico bollettino di guerra dell’assalto di un branco di lupi (si ipotizza almeno una quindicina fra adulti e giovani) che ha letteralmente decimato il gregge composto da 34 pecore di proprietà di Luisa Moscardini, mentre erano all’alpeggio nella zona delle Prade Garfagnine in comune di Fosciandora, una zona non nuova ai raid dei lupi. «Siamo sgomenti — dice la proprietaria — di fronte a questa situazione. In pratica ormai abbiamo i lupi che scorazzano tranquillamente a 200 metri dalle case e, purtroppo per noi, sono animali protetti, mentre protetti non siamo noi allevatori, pastori e custodi in qualche modo del territorio che altrimenti sarebbe ancora di più abbandonato. Possibile che siano salvaguardati più lupi, caprioli o daini e non le nostre pecore?». «Anche mio padre — continua la signora Luisa — non ricorda una strage di pecore del genere. Mi ha raccontato di una decina di anni fa di due capi, ma era allora una cosa isolata e quasi accidentale. Ora invece è cronaca quotidiana.

Tra l’altro quando accadono queste cose ci troviamo quasi abbandonati e impotenti nel chiedere i soccorsi e nel fare denunce. Nell’occasione il sostegno maggiore l’abbiamo avuto dai carabinieri. Sabato fummo in difficoltà anche a reperire dei veterinari. I numeri di telefono della Asl 2 che avevamo non rispondevano. Poi fortunatamente trovammo il dottor Gianluca Andreotti, gentile ed efficiente, che almeno è riuscito a salvarci alcune pecore. Insomma provare per credere, quando si vedono così distrutti i propri beni e sembra che lo Stato difenda invece gli aggressori, cioè i lupi. Alle Prade garfagnine, quest’anno, invece della tradizionale festa dei pastori, faremo la««festa dei lupi»»dato che ormai di pecore non ce ne sono più. E’una battuta ma è la triste realtà». L’attacco al gregge della signora Moscardini è avvenuto in pieno giorno, fra le 13 e le 15, quando le pecore erano, come si dice, al «merizzo», in un modo così tempestivo e violento, che neppure i cani sono riusciti a dare l’allarme e anche gli stessi proprietari nelle vicinanze non si sono accorti di nulla, se non poi, alle 15, la constatazione della strage descritta.