Blitz anti accattoni. E Forza Italia lancia petizione popolare

Nel centro storico il fenomeno è sempre piu' invasivo

Martinelli e Macera

Martinelli e Macera

Lucca, 29 marzo 2015 - La sfida finisce sei a sei. La «sfida» tra piazza Santa Maria e via Fillungo per il maggior numero di accattoni presenti in un qualsiasi sabato di primavera  termina in parità. Ai sei africani, presenti a pochi passi dall’ingresso di VerdeMura, che presidiano in toto piazza Santa Maria, compresa una pasticceria e naturalmente tutti gli stalli di sosta, inseguendo gli automobilisti che stanno parcheggiando, hanno risposto altri sei accattoni nella principale strada cittadina. Anche qui quasi tutti giovani africani impegnati nel chiedere con insistenza l’elemosina ai passanti o davanti ad alcuni esercizi commerciali. Letteralmente piantonati. Di contorno, naturalmente anch’esso intento a raccogliere offerte, un invalido sempre straniero. Centinaia di metri presidiati palmo a palmo da squadre di accattoni. Un quadro che mette i brividi e che rende l’idea di quanto il fenomeno stia ormai assumendo dimensioni solo impensabili poco tempo fa. Alle ore 10 di ieri, solo in pieno centro, per non parlare della periferia, erano alcune decine gli accattoni al lavoro, la maggior parte di origine africana. Da via Beccheria a via San Paolino, passando per piazza San Giusto: ogni zona vede la presenza di questi soggetti. Volti noti da tempo, basti pensare a quelli che battono indisturbati la zona di piazza San Michele e via Buia, a cui si sono aggiunti nuovi personaggi, grazie a un sistema di controlli che in molti ritengono inadeguato oltre che assolutamente occasionale e agli strumenti di prevenzione che di fatto non esistono. E mentre la città, compresa la periferia, a partire da S.Anna e San Concordio, è invasa da un numero crescente di accattoni, con l’insofferenza quando non la paura che sono ormai un dato comune a molti cittadini, le forze dell’ordine, proprio ieri, hanno provato a intensificare le azioni.

Il centro storico è stato oggetto, durante la mattina, di un servizio coordinato di carabinieri e polizia municipale, dopo che nelle scorse settimane qualche intervento era stato effettuato solo da quest’ultima. Due pattuglie in divisa sia dei carabinieri che dei vigili, oltre che un agente in borghese, hanno perlustrato il centro. Complessivamente una ventina le persone controllate, 12 delle quali sono state accompagnate in caserma per gli accertamenti di rito. Sette i casi di soggetti contravvenzionati per accattonaggio: sequestrate le somme raccolte e elevate multe che con ogni probabilità nessuno pagherà. Un uomo, invece, è stato denunciato per porto ingiustificato di un coltello. Nei pressi di Porta San Iacopo, grazie all’intervento dell’agente in borghese, un venditore abusivo è stato invece costretto a fuggire lasciando una decina di borse da donna contraffatte che sono state sequestrate.

Intanto Forza Italia, principale partito di centrodestra, ha ufficializzato la presentazione di una petizione popolare che chiede al sindaco Tambellini e alla giunta di modificare l’ordinanza del 2009 contro l’accattonaggio inasprendo le sanzioni e sospendendo tutti gli eventuali contributi elargiti dal Comune alle persone sorprese a fare la questua in modo molesto.  «L’obiettivo - spiega Marco Martinelli, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale - è liberare Lucca dall’accattonaggio, con la petizione vogliamo dare un messaggio chiaro e forte della comunità cittadina che è stanca di non essere difesa dall’amministrazione Tambellini, che non ha fatto nulla per contrastare il fenomeno. Non servono le multe, che non verranno pagate: occorre modificare l’ordinanza del 2009 e sospendere gli eventuali contributi erogati a favore di queste persone dal Comune se risiedono sul nostro territorio». Si potrà firmare ai gazebo che verranno allestiti sia in centro storico che in periferia nelle prossime settimane, mentre 150 locandine per invitare a firmare saranno consegnate ai negozianti. L’obiettivo è presentare al sindaco il maggior numero di firme possibili, senza porsi limiti.

Fabrizio VIncenti