Bimba intossicata dalla cocaina. Avviso di garanzia ai genitori

Ipotesi di lesioni gravi e "dolo eventuale". Sottoposti ad analisi

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Lucca, 11 marzo 2016 - Svolta nell’inchiesta sul clamoroso caso della bimba lucchese di appena 14 mesi ricoverata due settimane fa all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze per un’intossicazione acuta da cocaina e benzodiazepine. I genitori della piccola (che ha anche una sorellina di quasi 4 anni) sono stati raggiunti ieri sera da un avviso di garanzia firmato dal sostituto procuratore Piero Capizzoto, titolare del fascicolo. A notificarlo sono stati i poliziotti della Squadra mobile, diretti dal commissario capo Silvia Cascino.   Padre e madre della bimba, lui operaio di 28 anni, lei casalinga di 23, sono stati convocati ieri sera in Questura per la consegna dell’avviso di garanzia. Nei loro confronti si procede per l’ipotesi, allo stato ancora tutta da verificare, di lesioni gravi, con dolo eventuale. Un atto dovuto, dal momento che la Procura ha disposto a carico loro alcuni accertamenti di tipo diagnostico, finalizzati a chiarire l’eventuale uso di sostanze stupefacenti, le specifiche modalità e quindi il modo in cui la piccola è venuta in contatto con la cocaina e gli ansiolitici.   Questa svolta nelle indagini era in qualche modo nell’aria da giorni, dato che la polizia durante una perquisizione, aveva rinvenuto cocaina nella cucina dell’abitazione della coppia, in una frazione capannorese. Segno che per spiegare la sconcertante intossicazione della bambina non occorreva andare molto lontano. Adesso i giovani genitori dovranno collaborare al massimo alle indagini, anche per fare piena luce sulla vicenda. E’ l’unica strada possibile anche nel loro interesse. Il Tribunale dei minori del resto ha già provveduto a togliere loro entrambe le figlie, affidandole temporaneamente ai nonni, in attesa che si concludano le indagini penali. Uno dei nodi da sciogliere è se la bimba sia venuita a contatto accidentalmente con le droghe o se qualcuno ne abbia fatto un uso sconsiderato in sua presenza, incurante del pericolo a cui la esponeva.   Intanto la piccola è da qualche giorno fuori pericolo, anche se viene ancora tenuta in osservazione al Meyer e monitorata con attenzione dai medici, per valutare eventuali danni non immediatamente evidenti. Difficile infatti stabilire in questo momento che effetti di media e lunga durata possano aver avuto la cocaina e le benzodiazepine sul suo piccolo organismo.