Benvenuti nel tunnel del degrado. Viale Castracani, slalom tra i rifiuti

Anche le aiuole lungo la strada sono in completo abbandono

Sottopasso degradato

Sottopasso degradato

Lucca, 23 maggio 2015 - Provare per credere. Un rapido passaggio all’interno del sottovia ferroviario di viale Castracani, così come fanno le biciclette, in spola continua nella pista che corre a fianco alla carreggiata, è illuminante. Chissà, viene da chiedersi, quant’è che nessuno pensa a pulirci. Ci sono giornali datati, lattine, sacchetti, cicche a volontà, bottiglie, persino carte di preservativi. Le griglie per lo scolo dell’acqua sono intasate. Viene da chiedersi cosa commenterebbe un turista tedesco a cui sia venuto in mente di utilizzare il sottopasso di viale Castracani per raggiungere, ad esempio, le ville monumentali di Capannori. Un bel biglietto da visita.    Ci scrive Carlo Catelli, un nostro lettore: «Ho appreso dalla stampa la cifra stellare che il Comune sostiene per il verde degli spalti sotto le Mura e per il mantenimento del verde “anche nella periferia” - premette -. Una spesa difficile da giustificare se si dà un’occhiata alle aiuole di viale Castracani, ormai in completo abbandono. Per la cura del verde di queste aiuole nessun intervento, dopo l’inaugurazione è stato mai fatto. La spesa documentata servirà anche per rimettere in ordine il verde di questo viale Castracani?». Punto interrogativo. Il degrado colpisce anche diverse aree pubbliche attrezzate, come il parco giochi di via Nottolini. «Ho più volte sollecitato gli uffici competenti affinché intervengano per il ripristino della recinzione. Nello stesso luogo - ci riporta Franco, un nostro lettore - è stata distrutta una panchina in legno che, successivamente, è stata prelevata da ignoti come legna da ardere ma non più sostituita. Quando si interviene in ritardo i danni diventano maggiori ed anche le spese per il ripristino, ma sembra che la cosa interessi solo a me. Una segnalazione particolare riguarda gli organi preposti al controllo come la polizia municipale che ha rinunciato, nei fatti, al controllo del territorio che non sia il centro storico, fatta eccezione per le multe per i divieti di sosta».    L’incuria regna sovrana anche nella zona di San Marco, in particolare vicino alle scuole elementari e all’asilo. Gli abitanti per esprimere il concetto di abbandono lasciano parlare le foto scattate da loro stessi, con erba alta e sporcizia. Sempre Carlo Catelli ci trasmette una curiosità: la selva di cartelli vecchi e inutili. Come quello che, in via delle Vlle, vicino all’incrocio con via Salicchi, ancora indica l’ingresso allo stabilimento della Cucirini Cantoni Coats.