Torna 'a casa' dopo 70 anni il bassorilievo robbiano di Barga

Scomparso dalla sua originaria collocazione nel '45, probabilmente trafugato dalle truppe tedesche, è stato rintracciato dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale e restituito al Comune

La riconsegna a Barga (foto Borghesi)

La riconsegna a Barga (foto Borghesi)

Barga (Lucca), 8 febbraio 2016 - Mancava dalla sua collocazione originaria ormai da 70 anni. Era infatti l'estate del '45 quando quel prezioso bassorilievo in terracotta di scuola robbiana, posizionato nel palazzo pretorio di Barga, fu rimosso e trasferito in un magazzino nel corso dei lavori di restauro al palazzo stesso, rimasto danneggiato dai bombardamenti della guerra. Da allora di quel bassorilievo più nessuna traccia. Oggi, finalmente, quell'opera torna a casa, nel Comune di Barga. Merito dei carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale di Firenze che, in stretta collaborazione con la Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, sono riusciti a individuare l'opera e restituirla ai proprietari.

Tutto è cominciato nel novembre del 2013 quando l’ufficio esportazione oggetti d’antichità e d’arte dell’allora Soprintendenza Speciale al Polo Museale e Beni Artistici e Storici di Firenze segnalava che, presso una casa d’aste tedesca di Monaco di Baviera, era stato presentato per la vendita del 19 settembre un bassorilievo in terracotta policroma invetriata di scuola robbiana che poteva identificarsi con parte dello stemma del Podestà Rinaldo Nofri Rondinelli, a suo tempo presente sulla facciata del Palazzo Pretorio di Barga. Le verifiche condotte dall'Arma hanno permesso di accertare che un manufatto artistico del tutto simile a quello segnalato era effettivamente venuto a mancare dal Palazzo Pretorio di Barga nell’estate del 1945.

Della sparizione era stata data formale comunicazione alle autorità presenti in quegli anni, oltre che all’allora Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie per le province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, al sindaco di Barga e al Prefetto di Lucca senza tuttavia averne più notizia fino al 2013. La ricostruzione dei passaggi del bassorilievo dei Carabinieri ha permesso di appurare che il bene, prima di arrivare in Germania, era passato per le mani di commercianti, collezionisti e case d’asta di Umbria, Toscana e Marche. Non si esclude tuttavia che l’opera possa essere stata trafugata dalle truppe tedesche in ritirata. L’ultimo possessore, acquirente in buona fede, ha riconsegnato spontaneamente l’opera successivamente sequestrata. Infine la restituzione alla Soprintendenza di Lucca che ha autorizzato il deposito del bassorilievo presso il Comune di Barga.