Assi viari, Capannori ribadisce il "no" in un consiglio comunale straordinario

Focus su via Domenico Chelini: secondo il Comune la realizzazione del solo asse nord-sud porterebbe questa strada a essere la più trafficata della Piana, con un carico di mezzi in transito di oltre 30mila al giorno

Capannori, consiglio comunale

Capannori, consiglio comunale

Lucca, 22 ottobre 2014 - Con un ordine del giorno votato da tutti i consiglieri delle forze politiche di maggioranza – Partito Democratico, Capannori 2020, Scelta Popolare e Moderati – il Consiglio Comunale di Capannori ribadisce la propria contrarietà alla realizzazione del solo asse nord-sud previsto dal piano stralcio dell’Anas e conferma quanto deciso e sottoscritto con gli accordi del 2008 e del 2011, ovvero che la priorità di realizzazione spetta agli assi ovest-est e est-ovest. Una posizione, quindi, in perfetta sintonia con quanto espresso dal sindaco Luca Menesini nei giorni scorsi e assunta anche a seguito delle criticità evidenziate dall’inchiesta pubblica. Per quanto riguarda Capannori, infatti, è emerso che il traffico della Piana è per il 70% generato nella Piana stessa. Inoltre, è stato rilevato il rischio di congestionamento per via Domenico Chelini in Capannori, poiché la realizzazione del solo asse nord-sud porterebbe questa strada a essere la più trafficata della Piana, con un carico di mezzi in transito di oltre 30.000 al giorno. Allo stesso tempo, il solo asse nord-sud non sarebbe risolutivo per l’annosa questione di viale Europa di Marlia e Lammari, in quanto è progettato in modo da non drenare il traffico locale delle zone industriali limitrofe e, di conseguenza, l’arteria vedrebbe una riduzione di traffico pari soltanto al 27% (un mezzo ogni quattro).

La maggioranza consiliare, pertanto, chiede al primo cittadino e alla giunta di domandare agli Enti sovraordinati di trovare soluzioni fattive e finanziabili rispetto ai due collegamenti autostradali, vale a dire quello del Frizzone e di Lucca Est e di modificare il progetto degli assi così come proposto, eliminando gli elementi di criticità individuati dal Comitato dell’Inchiesta Pubblica e progettando in modo da dare centralità ai Comuni, che conoscono il territorio e le sue caratteristiche. Per quanto riguarda la progettazione, inoltre, il Consiglio vorrebbe che fosse ripreso il progetto di mobilità presente nel documento preliminare redatto nel 2008 dalla Provincia e al cui interno era inserita una viabilità a filo piano di campagna con collegamenti alla rete stradale esistente. Infine, le forze politiche di maggioranza creeranno un “Coordinamento della mobilità”, che coinvolgerà i rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale e che dovrà essere esteso anche agli esponenti dei Consigli Comunali dei Comuni limitrofi interessati, perché sia formato un organo istituzionale in cui discutere e progettare – anche con l’ausilio di esperti – una mobilità del futuro in linea con lo sviluppo sostenibile dell’intero comprensorio. Questo coordinamento dovrà fare rete con i cittadini, le associazioni e i comitati, in modo che il percorso sia trasparente e condiviso.