Appalti, un protocollo d'intesa contro le infiltrazioni mafiose

E' stato siglato questa mattina tra Prefettura e Comune di Lucca alla presenza del sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno Domenico Manzione

La firma del protocollo in prefettura (foto Alcide)

La firma del protocollo in prefettura (foto Alcide)

Lucca, 5 ottobre 2015 - E' stato firmato questa mattina tra Comune di Lucca e prefettura un protocollo d'intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti. Alla firma era presente anche il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Domenico Manzione, oltre al prefetto Giovanna Cagliostro e al sindaco del Comune di Lucca Alessandro Tambellini. In apertura il Prefetto ha commentato gli aspetti più salienti del Protocollo incentrando l’attenzione sulla tutela della legalità nei pubblici appalti, senza trascurare gli aspetti della sicurezza negli ambienti di lavoro, della tracciabilità dei flussi finanziari nonché del rispetto degli obblighi contributivi e retributivi.

In particolare il prefetto ha evidenziato che, con il protocollo, Prefettura e Comune si impegnano ad estendere i controlli antimafia all’intera filiera degli esecutori e dei fornitori anche negli appalti di lavori pubblici cosiddetti 'sottosoglia', ovvero al di sotto dei limiti previsti dal Codice delle leggi Antimafia. Tali cautele vengono estese anche nei confronti dei soggetti ai quali sono affidati le forniture e i servizi “sensibili”, quali ad esempio, trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra e materiali inerti. I controlli andranno effettuati con riferimento al legale rappresentante e agli assetti societari, nonché ai familiari conviventi, così come previsto dalla normativa vigente in materia.

In caso di presenza accertata di elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, la stazione appaltante non procederà alla stipula del contratto di appalto. Il sindaco Tambellini ha ringraziato Manzione per la sua presenza alla sottoscrizione del protocollo. Uno strumento che, come ha voluto aggiungere Manzione, "coniuga efficienza e trasparenza”, sottolienando inoltre come gli impegni previsti nel protocollo rientrino in un quadro di trasformazione normativa che sarà oggetto delle future direttive comunitarie.