Biblioteca Agorà, i mesi passano ma il degrado no

Come si cambia. O anche no. Il tempo non scalfisce assetti precostituiti, evidentemente inossidabili, anche se pura e semplice espressione di incuria

Agorà

Agorà

Lucca, 23 ottobre 2014 - Nel marzo scorso ci occupammo dell’Agorà dove era avvenuta una sequenza di episodi poco edificanti. Ragazzi che gestivano uno spazio pubblico come fosse casa loro, probabilmente peggio, con i cani che scorrazzavano ovunque e chiasso, bottiglie di superalcolici e vetri rotti nel chiostro. Poi l’episodio clou, quando un gruppo di giovani prese di mira i distributori automatici di merendine e bibite e li mise fuori uso. Non contenti «sparò» con gli estintori, fino a svuotarli lungo completamente tutto il corridoio accanto al chiostro, quello dove si affacciano gli uffici. Allora notammo che proprio nella zona dove avvennero i danni più gravi le telecamere interne c’erano, ma erano cieche perché rivolte verso il muro. Ebbene, sono trascorsi sette mesi e nessuno ha pensato a girare le telecamere verso il chiostro - non foss’altro nell’intento di utilizzarle come deterrente - come fa notare anche il gestore della pagina Facebook «Alessandro PerLucca». Un effetto «placebo» indotto da una finta cura, è pur sempre meglio di niente per qualche malintenzionato di passaggio. Di più, al momento, evidentemente, non si può sperare visto che il circuito interno collegato ai monitor all’ingresso non dà segno di vita. L’ex assessore Alda Fratello annunciò per maggio (scorso) un punto Informagiovani, sia come deterrente sia come «presenza positiva capace di comunicare con i ragazzi per dare indirizzi e indicazioni in molteplici ambiti». Qualcuno l’ha visto?

Tutto l'articolo completo su La Nazione in edicola il 23 ottobre 2014