Accorpamento del 118, partenza rinviata a ottobre

Ancora da completare la formazione del personale

Centrale del 118 (Foto Novi)

Centrale del 118 (Foto Novi)

Lucca, 30 agosto 2015 - Slitta al primo ottobre (come minimo) la riorganizzazione del 118 su base di area vasta. Ovvero: il trasferimento del 118 di Lucca in Versilia, un’operazione controversa che la Regione vuole ad ogni costo. Migliorerà il servizio di emergenza? I dubbi ci sono. Intanto il trasloco slitta ancora. I ritardi sono dovuti – a quanto trapela dai vertici sanitari – alle difficoltà di formazione del personale delle altre Asl che verranno dirottate all’ospedale Versilia. Da un punto di vista logistico e tecnologico invece la sala versiliese del 118 unico è già operativa.

La riorganizzazione doveva partire prima dell’estate, poi dal primo agosto, infine dal primo settembre. Adesso un nuovo slittamento. Ma non c’è da preoccuparsi «anche perché – come spiega il responsabile medico del 118, Andrea Nicolini – non c’è l’urgenza di cominciare a tutti i costi. La nostra prima preocupazione è quello di non creare problemi all’utenza. Pertanto cominceremo quando saremo sicuri al 100%». Pertanto, come tempi, si dovrebbe andare al primo di ottobre. Ancora de decidere se la prima fusione si avrà con Massa o con Lucca. Sicuramente sarà una partenza differita di almeno una quindicina di giorni.

«Il problema maggiore – spiega ancora Andrea Nicolini – è che gli operatori di Massa e Lucca lavorano al momento con sistemi operativi diversi dal nostro. Pertanto la formazione è un pochino più lenta e complessa. Ma poco alla volta completeremo l’iter. L’importante, ripeto, è partire quando siamo sicuri». Sugli altri versanti tecnici, invece, è tutto a posto. Sono terminati i lavori di ampliamento e ristrutturazione della sala operativa già occupata dagli operatori del Versilia, così come è stato portato a termine l’aggiornamento tecnologico con l’introduzione di un software di ultima genereazione che dovrebbe permettere a tutti gli operatori di gestire al meglio le chiamate di soccorso da qualunque provincia arrivino.

La nuova sala operativa riunirà 3 centrali e vedrà al lavoro per ogni turno 6 operatori di cui tre infermieri professionali, due tecnici e 1 medico. Per garantire la copertura di ogni turno h24, la nuova centrale del 118 avrà un organico composto da 36 operatori, di cui 18 infermieri professionali, 6 medici e 12 operatori tecnici. Gli infermieri nei periodi più ‘caldi’, come l’estate o il Carnevale, potranno diventare anche 24. Accorpando tre centrali la Regione non risparmia sul personale in quanto non ci sarà alcun taglio, ma la riorganizzazione permetterà di ricollocare infermieri e medici in esubero in altri reparti delle rispettive aziende sanitarie.