A 85 anni brevetta un «antistress» per tastiera. La singolare storia di Piero Consani

Quando l’altra mattina se l’è trovato davanti, il funzionario dell’ufficio brevetti della Camera di Commercio di Lucca è rimasto un po’ perplesso

Consani

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Lucca, 31 agosto 2014 - Pensava a un pensionato che avesse sbagliato sportello. Ma quando Piero Consani, imprenditore lucchese 85enne, ha mostrato la sua documentazione, l’impiegato si è subito ricreduto. Gli è bastato richiamare il nome sul database elettronico per scoprire che aveva davanti un inventore coi fiocchi. Sono più di venti, infatti, i brevetti depositati a Lucca da Consani nel giro di cinquant’anni in vari settori, dall’edilizia all’industria. Ultima in ordine di apparizione questa invenzione che potremmo definire un antistress per spalle e polsi per chi scrive alla tastiera di un computer. La descrizione tecnica è più articolata: «apparato per eliminare l’affaticamento delle spalle durante l’utilizzo della tastiera di un computer: i componenti essenziali sono due cuscini mobili, sui quali si appoggiano le mani per scaricare il peso delle braccia e raggiungere con le dita tutti i tasti, il tutto a beneficio della muscolatura interessata, incluso la zona cervicale, con lo scopo di ottenere una posizione ottimale ed un rilassamento generale, per l’utilizzo della tastiera in condizioni di lavori prolungati». Piero Consani, originario di Farneta, vive e lavora da molti anni a Caracas in Venezuela dove ha un’azienda che produce componenti per divani: ha depositato a Lucca la domanda di brevetto italiano (ed europeo) e sta valutando adesso se produrlo in proprio coma ha fatto in altri casi o se vendere l’idea. Al progetto collabora a Lucca anche il figlio Riccardo, consulente industriale e maestro di Tai Chi. «Quella delle invenzioni — spiega Piero Consani — è una passione, un fuoco che mi porto dentro da sempre: fin da ragazzo ho avuto il pallino per lo sviluppo di idee innovative. Nel 1973 fui anche premiato a Londra per il brevetto dei blocchi di cemento per le finestre dei capannoni industriali... Con questo nuovo dispositivo voglio migliorare la posizione di chi opera al computer, che senza rendersene conto, durante tutto il tempo di lavoro, scarica il peso delle braccia e delle mani sopra le spalle: da qui stanchezza, disturbi, dolori prolungati alle spalle, alla cervicale, al collo. In pratica la mia invenzione consente di appoggiare i polsi sopra due piccoli cuscini mobili che trasportano le mani in tutte le direzioni raggiungendo i tasti senza alzare le braccia. Anche la sindrome del tunnel carpale verrà ridotta ai minimi termini». Provare per credere.

Paolo Pacini