Lucca, 22 marzo 2009 - I giudici del tribunale amministrativo hanno infatti dato ragione alla Cooperativa Apuana, assistita dagli avvocati Morbidelli e Iacomini, sulla questione dello sfruttamento della cava marmifera in località «Piastra Bagnata», bocciando il bando pubblico del Comune finalizzato alla concessione della cava alla Cooperativa Piastra Bagnata, costituitasi pochi giorni prima della pubblicazione dell’avviso. Soddisfatto della vittoria il presidente Giuliano Lorenzini, che si dice tuttavia «profondamente amareggiato nonostante l’indiscutibile successo legale, in quanto diverse decine di migliaia di euro sono state bruciate da tutti i soggetti coinvolti: da una parte la Cooperativa Apuana che ha dovuto difendersi per poter vedere riaffermare i propri diritti, dall’altra l’amministrazione comunale che ha intentato una causa con l’impiego di denaro pubblico».
 


Il Tar di Firenze oltre ad aver accolto il ricorso presentato dalla Cooperativa Apuana, ha anche condannato il Comune di Vagli Sotto a rimborsare alla stessa 10.000 euro di spese legali. Il giudice amministrativo, inoltre, dubitando della veridicità dei documenti allegati al ricorso stesso, ne ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Lucca. Il Tar ha basato le proprie censure sul fatto che al contratto di affitto degli agri marmiferi stipulato con la Cooperativa Apuana nonché alla delibera di consiglio comunale del 13/05/06 non è mai stata allegata alcuna planimetria delimitativa dei siti estrattivi concessi alla Cooperativa Apuana come invece voleva far credere il Comune. Ad aggravare i fatti poi vi sono anche le conclusioni ritenute dal Tribunale “inattendibili” contenute nella relazione eseguita dal Istruttore Tecnico del Comune di Vagli Sotto nella quale sono state fornite giustificazioni tecniche in merito all’estensione dei siti estrattivi ritenute poi prive di fondamento difatti la riprova di tutto è stata l’autorizzazione al Piano di coltivazione Det. 133/07 rilasciata dall’amministrazione comunale alla Cooperativa nell’ottobre del 2007 nella quale il sindaco stesso sottoscriveva, confermandola, la planimetria dove era chiaramente evidenziata e delimitata l’area di disponibilità concessa alla Coop Apuana.
 


Il CdA della Coop Apuana Marmi Spa, amareggiato dalla vicenda, ha dato incarico allo studio legale Treggi di Lucca, e in particolare agli avvocati penalisti Marco Treggi ed Elisabetta Gentile, per farsi tutelare e assistere come parte danneggiata da eventuali reati compiuti dall’amministrazione comunale di Vagli Sotto a danno della società». I giudici del Tar hanno anche accolto il ricorso inerente il provvedimento di rimozione della telecamera di sorveglianza e della sbarra di accesso ai siti estrattivi. Questo permetterà alla Coop Apuana di poter ripristinare quelle misure di sicurezza ritenute indispensabili per la cava.