Lucca, 5 marzo 2009 - Nel mirino una banda di albanesi dedita al traffico di cocaina ed eroina. L’inchiesta, denominata Gazi dal nick-name utilizzato da uno dei protagonisti, costituisce un filone della più vasta indagine Ramazan che nel 2008 ha portato in carcere, complessivamente, 23 persone e altre sei sono state denunciate; sequestrati inoltre 22 chili di eroina e otto di cocaina, nonché cinque auto e 62 mila euro. L’operazione Ramazan si era conclusa il 27 novembre: i poliziotti, infatti, sapevano che stava per arrivare un consistente carico di droga destinata a Veliu Gazmend detto Gazi, albanese 36enne, di Picciorana. I servizi di appostamento consentirono di intercettare la vettura sui cui Gazi stava recandosi con un complice italiano a Ponte S. Pietro per ricevere la droga dal corriere. Nel frattempo quest’ultimo, su una Mercedes con targa ceka, riuscì a sfuggire al controllo di un’auto civetta inoltrandosi nelle vie della zona di S. Macario e abbandonando la vettura con dentro i tre chili di coca. Gazi, invece, fu arrestato. Le indagini proseguirono per cercare di rintracciare il misterioso corriere, intercettato e visto dagli agenti, ma sfuggito alla cattura. Ben presto fu individuato un insospettabile autotrasportatore macedone residente a Treviso che i poliziotti lucchesi hanno riconosciuto nel corso di una trasferta in Veneto. A quel punto il pm Origlio ha chiesto al Gip i tre ordini di custodia cautelare eseguiti l’altra mattina: Shashin Rrushi, 33 anni, albanese di Ponte a Moriano. E’ accusato di essere il complice del Gazi per aver ordinato i tre chili di cocaina intercettati dalla polizia; Raffaele Scorza, 43 anni, operaio di Lucca, collocato ai domiciliari: è l’autista che accompagnò Gazi a Ponte S. Pietro il 27 novembre; infine Rapik Ramadanoski, l’autotrasportatore macedone di Treviso, ossia il corriere dello stupefacente intercettato dalla squadra mobile, anche lui assegnato ai domiciliari.