{{IMG_SX}} Lucca - 14 luglio 2008 - E’ importante  valutare attentamente gli inconvenienti che un'esposizione prolungata ai raggi solari può arrecare alla nostra salute. Trattando meglio la nostra pelle si otterrà un'abbronzatura "intelligente", più duratura, priva di antipatici effetti collaterali e, soprattutto, sicura.
Lo evidenzia Patrizia Martini (nella foto), primario dell’unità operativa di Dermatologia, un reparto all’avanguardia nella cura delle patologie della pelle. “L'esposizione sconsiderata ai raggi ultravioletti del sole – spiega la dottoressa Martini - può determinare gravi danni cutanei, che possono essere distinti in acuti e cronici. Gli effetti acuti possono manifestarsi sotto forma di insolazione (il cosiddetto colpo di sole), con cefalea, vertigini, nausea e febbre, oppure sotto forma di scottature, provocate da un'esposizione intensa senza le dovute protezioni, accompagnate da eritema (arrossamento della pelle), edema e dolore.Gli effetti cronici dell'esposizione ai raggi UV provocano l'invecchiamento cutaneo, che si manifesta con la formazione di macchie, efelidi e rughe.

 

Ben più grave è la possibile alterazione del materiale genetico, che può portare alla formazione di tumori cutanei come il carcinoma basocellulare, il carcinoma spinocellulare e il melanoma.
L’esposizione al sole è stata fra l’altro riconosciuta come la causa principale dell'aumento dei tumori della pelle, la cui incidenza è in netto aumento negli ultimi anni. Per combattere questa tendenza, è necessario modificare i nostri stili di vita, iniziando da una maggiore e migliore informazione sui pericoli associati alle radiazioni solari”.
“Tuttavia – continua il primario di Dermatologia – l’esposizione al sole non ha solo effetti dannosi per il nostro organismo. I raggi solari stimolano la produzione di vitamina D endogena, che favorisce l'assorbimento del calcio svolgendo un'azione preventiva contro malattie debilitanti quali il rachitismo. Inoltre l’esposizione al sole stimola la circolazione sanguigna e può avere effetti benefici nel trattamento di patologie quali la psoriasi, la dermatite atopica e la dermatite seborroica. Da non sottovalutare, inoltre, è la positiva azione psicologica della luce solare, provocata dal senso di benessere e calore che deriva da un'esposizione equilibrata”.

 

Ma cosa si deve fare per evitare di correre inutili rischi senza privarsi del piacere di una giornata passata in spiaggia o in montagna?
Ecco alcune semplici regole che, se seguite attentamente, possono aiutare ad ottenere una tintarella “intelligente”:

1) L’esposizione al sole deve essere graduale.
2) Evitare di esporsi al sole, specialmente i primi giorni, tra le 12 e le 16, quando il sole è più intenso, (soprattutto bambini e anziani).
3)Applicare prodotti solari un' ora prima dell’esposizione e rinnovarli giacchè questi si diluiscono per la sudorazione o i bagni in acqua.
4)Iniziare sempre da indici di protezione alti e ridurli gradatamente tenendo conto che anche se si è abbronzati è necessario usare filtri solari, perché la tintarella non protegge dai danni degli UV.
5)Evitare di usare prodotti cosmetici come profumi, lanoline e derivati, e parabeni, che possono essere foto sensibilizzanti e provocare eritemi.
6)Evitare di esporsi al sole dopo trattamenti di chirurgia plastica o di dermatologia estetico-correttiva (peeling, laser).
7)Assumere integratori antiossidanti che hanno una efficace azione sulla prevenzione dell’invecchiamento cutaneo ma che aiutano anche a preparare la pelle al sole (assunti 30-40 giorni prima). Per i dosaggi specifici consultare uno specialista.
8)Con i bambini usare la massima prudenza. Utilizzare sempre protezioni solari alte, maglietta, cappellino e occhiali.