{{IMG_SX}}Lucca, 21 maggio 2008 - Nominati dalla Curia diocesana due nuovi sacerdoti esorcisti. Oggi la chiesa di Lucca ne ha dunque complessivamente tre: uno che si occuperà della zona di Lucca e della Piana, uno della Garfagnana e uno dell’area costiera della Versilia. Un provvedimento dovuto a un aumento del numero di persone possedute dal demonio? E cresce dunque la richiesta di esorcisti, al punto da doverne nominarne altri due? La Curia non crea allarmismi, tanto che motiva questa scelta dicendo che "se la diocesi si dota di tre religiosi per questo scopo, non è per un aumento di richieste, quanto per offrire questo delicato servizio in maniera più attenta verso i fedeli dell’intero territorio".

 

E’ stato lo stesso arcivescovo Italo Castellani, con un recente decreto, a nominare tre sacerdoti a questo delicato compito. Il presule ha infatti confermato l’unico esorcista che da diversi anni opera in diocesi, il novantenne padre Luigi Ricci della Comunità religiosa dei Servi di Maria di Viareggio, vicario della parrocchia di Sant’Andrea. Ma, con lo stesso decreto, il vescovo Castellani ha provveduto anche alla nomina di due suoi nuovi 'colleghi': si tratta di don Giancarlo Da Valle, parroco di Camporgiano, 78 anni compiuti ad aprile, e don Roberto Checchi (61 anni) alla guida della comunità di Bargecchia, entrambi con una lunga esperienza come padri spirituali del Seminario arcivescovile.

 

Una caratteristica per poter essere nominato esorcista è quella di avere una profonda fede e spiritualità, oltre alla capacità di saper 'leggere' le persone che a lui si rivolgono e che, nella maggior parte dei casi, è vittima solo di disturbo psichico. Un impegno non facile, visti i profondi turbamenti della mente umana che si registrano negli ultimi decenni.

 

E’ la stessa Curia a ribadire che queste nuove nomine non sono state fatte per rispondere a una maggiore richiesta del servizio, quanto per "offrire questo delicato servizio con una attenzione al territorio. Padre Ricci, infatti, non più gravato dalle richieste di tutta la diocesi, potrà rispondere alle richieste della zona di Viareggio. Don Checchi accoglierà le domande d’aiuto di Lucca e della Piana, mentre don Da Valle quelle della Garfagnana e della Valle del Serchio".

 

L’arcivescovo Castellani sottolinea inoltre che "questo servizio è per il maggior bene spirituale dei fedeli" e che gli esorcisti "nelle celebrazioni di liberazione si devono attenere rigorosamente alle disposizioni del Rituale Romano". "L’esorcismo come dice il Catechismo della Chiesa Cattolica - si legge in una nota della Curia - mira a scacciare i demoni o a liberare dall’influenza demoniaca, e questo mediante l’autorità spirituale che Gesù ha affidato alla sua Chiesa. Solo il vescovo e i preti da lui prescelti possono praticare esorcismi. E comunque l’esorcismo viene praticato esclusivamente dopo l’accertamento che non ci si trovi di fronte a malati in generale e malati psichici in particolare, la cui cura rientra nel campo della sola scienza medica".

 

La nostra provincia si allinea alla tendenza nazionale di aumento nel ricorso alle pratiche esorcistiche. Un dato di fatto che coinvolge persone di ogni età e ceto sociale. Molti casi si tratta di individui che vorrebbero risolvere tormenti e malanni da cui non riescono a guarire seguendo le cure tradizionali. Spesso si tratta solo di malesseri mentali ed è per questo che, in alcuni casi, psicologi e sacerdoti operano in sinergia.