{{IMG_SX}}Lucca, 23 ottobre 2007 - Volano la domanda e i consumi di farina di neccio Dop della Garfagnana. Nonostante la stagione di raccolta, iniziata i primi del mese in tutta la Garfagnana, non stia dando i frutti sperati (-40% di castagne come nel resto d’Italia) a causa ancora una volta delle anomalie del clima, l’associazione castanicoltori e Coldiretti Lucca registrano un incremento notevole della richiesta da parte del mercato di farina di neccio marchiata Dop e dei prodotti derivati come biscotti, marmellate, liquore, grappa, birra, merendine per bambini e per i celiaci. Questa la posizione ed il commento di Lelio Alessandri, vicedirettore Coldiretti.

 

"La farina Dop della Garfagnana - aggiunge - , l’unica riconosciuta a livello europeo, piace così tanto che non basterà per tutti". "La richiesta è cresciuta del 50% - prosegue il presidente dell’associazione che raduna una trentina di piccoli produttori, Ivo Poli - e quella che stiamo producendo non basterà". "Le castagne sono poche e più saporite - va avanti - , e c’è un’alta percentuale di prodotto non buono che va scartata".

 

"Un chilo di farina Dop costerà tra i 9 euro, massimo 10, perché questa è la nostra linea - sottolinea Poli -. Noi cerchiamo la qualità e non la quantità ed è per questo che non siamo preoccupati dalla resa dei castagneti. Ciò nonostante auspichiamo l’ingresso di nuovi associati così da poter aumentare la nostra produzione". "Crediamo molto nell’attività dell’associazione - va avanti Alessandri - che sta realizzando molte delle mission che stiamo affermando da anni: dall’importanza dell’affermazione dei prodotti locali alla tracciabilità, passando per l’ accorciamento della filiera, alla vendita nelle mense di scuole e comunità come nel caso delle merendine".

 

"Dal prossimo anno - conclude Poli - i nostri prodotti avranno anche l’etichetta nutrizionale con le percentuali delle sostanze presenti al suo interno. Vogliamo essere pronti per il grande salto".