118: serve la sinergia con le forze dell’ordine

Summit in Prefettura per coordinare i cambiamenti legati al trasferimento della centrale

Medici

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Lucca, 27 maggio 2015 - Il trasferimento della centrale dell’emergenza-urgenza sanitaria, il 118, coinvolge un po’ tutta la struttura dei soccorsi. Per questo motivo è stata convocata una riunione di coordinamento presso la Prefettura in vista dell’imminente attivazione della centrale operativa unica destinata ad accorpare quelle di Lucca, Viareggio e Massa Carrara. Hanno partecipato all’incontro rappresentanti delle Prefetture di Lucca e Massa Carrara e delle Forze di polizia di entrambe le province, i responsabili del 118 di Lucca e di Viareggio e i Vigili del Fuoco di Lucca. «Il progetto, deliberato lo scorso anno dalla Regione Toscana nell’ambito di un ridimensionamento delle centrali operative che da 12 passeranno a 6 su tutto il territorio regionale – è stato spiegato – risponde ad esigenze di standardizzazione del servizio reso agli utenti e di miglioramento del servizio in emergenza». Al tavolo del prefetto di Lucca è stato posto in particolare il problema delle modalità operative in caso di emergenza per le chiamate dirette alle Forze dell’ordine da parte della centrale unica che dai primi di agosto avrà sede presso l’Ospedale «Versilia» con competenza su tutto il territorio delle province di Lucca e Massa Carrara. In sede di riunione i rappresentanti delle Forze di polizia hanno assicurato la massima collaborazione per garantire la piena efficienza del servizio a tutela del cittadino.   Ma intanto il fronte resta caldissimo. Un po’ tutte le organizzazioni sindacali vanno all’attacco contro l’accorpamento che si lega anche ai vari «tagli» che saranno accentuati nel corso della prossima estate. «Sulla riorganizzazione della centrale operativa 118 – hanno commentato alcuni sindacalisti – i vari dirigenti aziendali coinvolti, hanno deciso che dal primo agosto ci sarà un’unica sede, per le province di Lucca e Massa, a Viareggio. Il cittadino, che comporrà il numero telefonico 118, si troverà dall’altra parte un operatore che può non conoscere il territorio lucchese; una scelta che appare molto pericolosa per l’utenza locale. Il personale che attualmente presta servizio presso la centrale operativa 118 di Lucca, è altamente qualificato, ha frequentato continui corsi di formazione specifici, e ha svolto più di 6 mesi di addestramento prima di essere autonomo. Nonostante tutta questa formazione e professionalità, talvolta, si è trovato in difficoltà nell’individuare l’esatta ubicazione della provenienza della chiamata. La Regione ha deciso che la centrale operativa diverrà unica per le due province, ha deciso e previsto circa un mese di formazione per il personale che andrà ad operare nella nuova sede. Siamo fortemente preoccupati per le difficoltà che si troveranno ad affrontare gli operatori nel gestire le emergenze, individuare il mezzo di soccorso più idoneo per il luogo da dove proviene la chiamata e siamo altrettanto preoccupati per i cittadini che potrebbero non ricevere un’immediata e idonea risposta assistenziale in un contesto di emergenza-urgenza».