Voto al fotofinish su Aamps: passa il concordato, ma con emendamento-rinvio

La presidente del consiglio comunale in lacrime annuncia le dimissioni. Tensione, veleni e tafferugli e intanto la città è ancora piena di rifiuti fuori dai cassonetti

Un momento del consiglio comunale di ieri00

Un momento del consiglio comunale di ieri00

Livorno, 1 dicembre 2015 - Voto al fotofinish: 17 a favore e 15 contrari. Passa l’atto di indirizzo della giunta Nogarin «Concordato preventivo in continuità aziendale» per Aamps ma con un emendamento che dà mandato al sindaco di richiedere oggi al cda di Aamps di far slittare di una settimana l’assemblea dei soci, per aprire un dialogo tavolo di approfondimento con l’indotto dell’azienda di raccolta dei rifiuti.

La lunga e drammatica giornata in consiglio comunale – iniziato alle 10,33 – è finita così: voto pochi minuti prima delle 23 con la presidente del consiglio Giovanna Cepparello che, fra le lacrime, ha annunciato: «Domani (oggi, ndr) formalizzerò le miei dimissioni. Non è stata fatta chiarezza su Aamps e il consiglio, organo di indirizzo, non è stato coinvolto. Questa non è partecipazione. E’ stato un onore per me essere eletta presidente del consiglio ma ora da persona seria voterò contro il concordato».

La maggioranza pentaslettata – orfana dei tre dissidenti – ha incassato così un sorriso amaro. Tanta rabbia e troppa tensione si è scaricata ieri sul consiglio comunale; sono volate paroel grosse tra i consiglieri, la giunta e la platea dei lavoratori che spesso è intervenuta – con gesti, sfottò, urla, fischi ma anche interventi di chiarimento per avere garanzie sul loro futuro – nell’estenuante dibattito consiliare. Ci sono stati momenti di tensione – lavoratori colti da malore – e dipendenti che si sono scagliati contro alcuni supporters grillini che, da dietro le quinte, gridavano «fanno bene a mandarvi tutti a casa, siete bighelloni».

Esplode la rabbia, volano paroel grosse e il tentativo di sferrare qualche pugno è bloccato solo dal pronto intervento dei vigili urbani. Le opposizioni – da Forza Italia al Pd passanto per Valiani, Città Diversa di Cannito e Buongiorno Livorno – cercano più volte la mediazione, ci provano a smussare gli spigoli di una delibera di giunta che appare ostica non solo ai dipendenti. Ma l’assessore al bilancio Lemmetti non arretra di un passo e con lui l’intera giunta, fatta eccezione per Gordiani che, pare a fine serata, abbia parlato di uscita dalla giunta.

Il passaggio era a rischio e le perture delle minoranze non sono bastate. Eppure il capogruppo dei grillini Batini aveva cercato il dialogo, mentre il battagliero Sarais continuava a ripetere come un mantra «io non ho fiducia nel Pd».