Paolo Virzì: "Girerò in primavera una storia ambientata in Toscana"

Protagoniste Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti

Paolo Virzì

Paolo Virzì

Livorno, 19 gennaio 2015 - Paolo Virzì ha annunciato nel corso di un incontro pubblico a Roma di essere già pronto a cominciare le riprese di un nuovo film. "Girerò in primavera una storia ambientata in Toscana - ha rivelato -. È una commedia drammatica con protagoniste due donne dell'Italia di oggi. Le ho già scelte, sono Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti". Il film, ancora senza un titolo definitivo, racconterà "una passeggiata fuori da una struttura clinica che si occupa di donne con problemi in quel manicomio a cielo aperto che è l'Italia", ha aggiunto Virzì.

Il regista livornese era protagonista del secondo appuntamento della nona edizione de 'Il gioco serio dell'arte', una serie di incontri con il pubblico organizzati da Il gioco del Lotto-Lottomatica e condotti da Massimiliano Finazzer Flory a Palazzo Barberini.

Il cineasta, che con 'Il capitale umano' ha corso per l'Italia agli Oscar, si è soffermato poi sulle nomination appena uscite amareggiato per non aver ritrovato il film che gli era piaciuto di più: 'Gone girl' di David Fincher. "Si vede che è l'anno dell'orgoglio americano, rappresentato da film come 'American sniper' - ha commentato -, si sente che c'è un'aria di guerra". Virzì è rimasto molto colpito dalla strage a Parigi nella redazione di Charlie Hebdo: "È la prima volta che vedo il giullare massacrato. La sua è una funzione critica anche violenta al potere, ma ha un ruolo salvifico, a volte viene preso a calci e cacciato, ma mi ha fatto impressione vedere i giullari chiamati per nome e uccisi - ha spiegato -. In Charlie Hebdo c'era uno spirito simile a quello di un giornale su cui io mi sono formato, 'Il male', che era altrettanto iconoclasta e violento, prendeva in giro tutti, dal papa a Moro rapito dalle Br. È un tipo di umorismo liberatorio, che io ho praticato poco, a parte nell'esperienza di 'Extralarge', una rivista satirica creata con Vauro, Vincino e Altan, durata solo sei puntate. Oggi in Italia non c'è una pubblicazione con quel tipo di spirito satirico".