Undici laureati che scommettono sul futuro in Val di Cornia

Il progetto dell'associazione comuni toscani

I ragazzi insieme alla nostra giornalista Maila Papi

I ragazzi insieme alla nostra giornalista Maila Papi

Piombino, 10 giugno 2015 - UNDICI neo laureati investono sul territorio. Sono i ragazzi dell’Associazione dei Comuni Toscani. Seguendo il metodo del professor Renato Di Gregorio, (che supporta l'azione del gruppo dei sindaci che hanno costituito l'Act), i ragazzi si sono dati come obiettivo principale quello di migliorare la qualità della vita in Val di Cornia. Realizzare progetti per lo sviluppo locale e per il benessere dei cittadini. Un’associazione alla quale hanno aderito i comuni di Piombino, San Vincenzo e Campiglia, che sta formando questi laureati che dovranno presto camminare con le loro gambe, crearsi un futuro sul territorio, interagendo e dando risposte concrete alle necessità dei comuni che hanno dato loro indicazioni e linee su cui puntare. Un progetto ambizioso che nasce in un periodo di fermento e innovazione. E questi laureati che si costituiranno in un’associazione potranno avere un’opportunità importante e fondamentale: essere anche loro artefici del futuro cambiamento di questo territorio. Capacità ed entusiasmo ci sono. Adesso il loro sapere, l’esperienza del professor Di Gregorio, e quello che in queste settimane di corso hanno appreso dovrà essere applicato alla realtà. Un’associazione concreta – abbiamo avuto modo di conoscere e parlare con i ragazzi (foto) mettendo al loro servizio la nostra esperienza – che guarda al futuro e che ha molte potenzialità. I ragazzi andranno a confrontarsi con il mondo della scuola, delle imprese, del turismo, e ancora finanziamenti e comunicazione. Questi i progetti che stanno portando avanti. Dovranno farsi conoscere, convincere e proporre soluzioni da realizzare. Ecco i giovani dell’Act: Elena Bianchi, Andrea Fabbri, Lorenzo Falchi, Chiara Geppini, Andrea Giannoni, Laura Laganà, Valentina Lavoratori, Elena Pecorella, Stefano Quattrini, Federica Toninelli, Giulia Zammarchi. ​Maila Papi