Oltre 500 persone partite, in corteo, dallo stabilimento della Trw
Livorno, 20 novembre 2014 - LA MULTINAZIONALE Trw oggi al tavolo del ministero dello sviluppo ha confermato la decisione di chiudere lo stabilimento di Livorno. Ma alla richiesta dei sindacati (che hanno preso atto di tale volontà di Trw di chiudere, ma non la condividono) di ricollocare il personale in altri stabilimenti a patto che dia un anno di tempo e contratti di solidarietà ancora e sostenga la mobilità volontaria, l'azienda ha risposto che chi vuole può andare a lavorare in uno degli stabilimenti europei: ma nella Repubblica Ceca. Anche il Governo ha chiesto un anno di tempo per trovare una via d'uscita. In gioco ci sono 450 posti di lavoro diretti e altri dell'indotto. Il board europeo di Trw al tavolo del Mise ha dato la disponibilità per un altro confronto, ma sarà quello conclusivo, il pomeriggio del 25 novembre. La mattina a Livorno sarà invece sciopero generale per lo stato di crisi del territorio. 'La situazione e' difficilissima, ma il Governo - ha assicurato De Vincenti - non lascera' soli i lavoratori, e' anzi fortemente impegnato a prefigurare un futuro di sviluppo per l'intera area di Livorno'. Esecutivo ed Istituzioni territoriali, infatti, "hanno gia' cominciato a lavorare all'ipotesi di un Accordo di Programma per il territorio di Livorno, in grado di garantire attrattivita' imprenditoriale, quindi nuovi investimenti, alla zona. L'idea - spiega una nota del Mise - e' quella di ripercorrere quanto messo in moto per l'Accordo di Programma per Piombino che, per generale ammissione, sta dando buoni risultati". Intanto questa mattina in concomitanza con il tavolo a Roma i lavoratori Trw in corteo lungo l'Aurelia hanno raggiunto la base americana di Camp Darby dove hanno incontrato il comandante il colonnello Rimiccia al quale hanno manifestato la loro preoccupazione per il futuro. E la richiesta di trasmetterle al Governo Usa. Monica Dolciotti