I truffatori dei tabaccai presi grazie ai tatuaggi

Anche cinque "colpi" in un giorno a Livorno, poi trasferte a Prato, Certaldo, Agliana, Poggibonsi, Ceparana. Con tessere sanitarie rubate si facevano ricaricare la carta Postepay

I truffatori in azione

I truffatori in azione

Livorno, 21 novembre 2015 - Cinque episodi di truffe, di cui tre consumate, avvenute il medesimo giorno, il 27 ottobre scorso, in varie tabaccherie del centro cittadino per i quali la Questura di Livorno ha individuato e denunciato i tre autori, due uomini ed una ragazza, quest’ultima minorenne.

Cinque diversi gestori di tabaccherie avevano presentato nella stessa giornata altrettante denunce nei confronti di tre persone, descritti dalle vittime allo stesso modo, con spiccato accento dell’Europa dell’est, che si erano presentati nei loro negozi e con lo stesso modus operandi si erano fatti ricaricare una carta Postepay, per importi dai cento ai 400 euro.

La tecnica utilizzata dai truffatori consisteva nel farsi ricaricare la carta, dopo aver mostrato al tabaccaio una tessera sanitaria intestata a un italiano (risultata poi denunciata come smarrita); quindi uno dei complici si allontanava, con la scusa di andare a cercare una moneta da due euro in auto, importo dovuto per la transazione, mentre l’altro attendeva all’interno della tabaccheria per accertarsi che l’operazione andasse a buon fine. Poi, con un pretesto, anche questi si allontanava per poi dileguarsi a bordo di un’auto, sulla quale lo aspettavano i complici.

Il primo tentativo è andato in scena verso le 10.30, in zona Sorgenti, poi i truffatori si sono spostati in zona La Leccia, La Rosa, Antignano. Nel corso della visione delle immagini, riprese dalle telecamere di videosorveglianza delle tabaccherie, i poliziotti della Squadra Mobile hanno notato alcuni inconfondibili tatuaggi sulle mani e sulle braccia di uno degli uomini.

Le ricerche e gli incroci di informazioni, raccolti nelle varie banche dati in uso alle Forze di Polizia hanno permesso così di individuare uno ad uno gli autori delle truffe: B.V.A. rumeno di anno 23, S.V. rumeno di anni 23, entrambi pluripregiudicati e la minorenne P.G.M. di anni 17 anch’essa rumena, incensurata, tutti residenti nella zona della Versilia.

I tabaccai hanno riconosciuto nelle foto gli autori delle truffe. Peraltro le indagini hanno permesso di accertare che i tre, in pochi giorni e utilizzando in alcuni casi tessere sanitarie rubate, si erano resi responsabili di analoghe truffe a tabaccai di Certaldo, Poggibonsi, Prato, Agliana, Ceparana (Spezia) e Viterbo. Le due postepay individuate, erano state ricaricate per un valore intorno ai 5mila euro.