"Tre variazioni di giunta in 72 giorni". Ma i grillini si difendono: "Basta gossip"

Approdate ieri in consiglio comunale le velenose polemiche delle ultime settimane

Il sindaco Nogarin

Il sindaco Nogarin

Livorno, 26 agosto 2014 - «NON HO MAI DETTO in campagna elettorale che la mia giunta sarebbe stata composta da cinque persone. Ora la squadra è al completo anche con la ridistribuzione delle deleghe». Il sindaco Filippo Nogarin al consiglio comunale di ieri — il primo dopo la pausa estiva — è andato subito al contrattacco; una mossa comunque strategica se è vero che l’attacco è la miglior difesa. E, dopo quanto accaduto nel burrascoso Ferragosto, il primo cittadino aveva proprio bisogno di compattarsi con il gruppo del grillini, davanti ad un nutrito pubblico che ha seguito in aula i lavori del consiglio. «Basatevi su fatti concreti, non su illazioni. Mi sono ricavato cinque giorni di riposo e c’è chi ha avuto da ridire» ha tuonato Nogarin. La scelta degli ultimi due assessori — bollata dalle opposizioni come un’imposizione della base — è stata invece rivendicata come una scelta più che convinta da parte del primo cittadino che non ha perso l’occasione per ribadire piena e totale fiducia all’assessore Alessandro Aurigi «bistrattato dalla stampa: non è mai stato sfiduciato o depotenziato. Anzi lo ringrazio perché in queste settimane si è fatto carico anche di deleghe in più».

ECCO ALLORA che, all’arrivo ufficiale dei due nuovi assessori, si ridistribuiscono anche le deleghe — come leggiamo qui sotto — ma si ricompatta il settore dell’urbanistica con la realizzazione del piano strutturale. Ovviamente le mosse degli ultimi giorni non hanno trovato una minoranza silenziosa, ieri tutti sono sbottati in aula con interventi legati da un filo conduttore «basta con le polemiche, ora è arrivato il momento di lavorare». Il primo a suonare la campanella alla maggioranza è stato il capogruppo del Pd Marco Ruggeri: «In 72 giorni sono state fatte tre variazioni di giunta. Questo denota poca chiarezza rispetto agli obiettivi. Alla presentazione del programma, poi, c’era un squadra a 8, lievitata a 10 componenti. Serve chiarezza, basta con le modifiche strada facendo». SULLA SCIA Andrea Rasapnti capogruppo di Buongiorno Livorno: «Tutti questi cambiamenti creano dubbi alle minoranze, dubbi legittimi. A innescare il meccanismo è sato il capogruppo dei grillini che ha inviato una email (mentre il sindaco era in feri) con i nomi dei due nuovi assessori». E rincara Marco Cannito, Città Diversa: «Le polemiche sono scaturite dalla rete, quello strumento che voi usate per prendere decisoni». Si arrocca sulla difensiva la maggioranza grillina: «Non accettiamo critiche gratuite. E basta con i gossip, Livorno non ne ha bisogno». Poi è la volta di Barbara Lenzi, sempre M5S: «Siamo indignati: l’opposizione ha chiesto di essere coinvolta poi, quando ha ricevuto le informazioni, le ha divulgate e strumentalizzate. Non permetteremo più che ci siano attacchi spietati al sindaco da parte di chi vuole distruggerci».