Giovedì 2 Maggio 2024

Toremar, lettera aperta dei lavoratori alla Regione

Il documento distribuito anche ai passeggeri: preoccupazioni dopo la sentenza del Consiglio di Stato / TOREMAR 'TOLTA' A MOBY

Il porto di Portoferraio

Il porto di Portoferraio

Portoferraio, 18 gennaio 2015 - I lavoratori Toremar in agitazione. "La nostra preoccupazione, che da quando abbiamo saputo della sentenza del Consiglio di Stato ci sta togliendo il sonno e la pace, nasce dal fatto che sappiano benissimo quello che abbiamo adesso in materia di contratti e di diritti. Non abbiamo però nessuna certezza che tutto ciò ci venga mantenuto se il nuovo padrone sarà quello che la sentenza ha deciso".

È quanto affermano i lavoratori Toremar in una lettera aperta alla regione ed ai passeggeri distribuita anche sui traghetti in linea sulle rotte del canale di Piombino nella quale viene commentata, con parole molto critiche, la sentenza del Consiglio di Stato che, ad oltre tre anni dall’aggiudicazione, ha stabilito che il vincitore della gara per la privatizzazione della compagnia ex pubblica è Toscana di Navigazione e non Moby. “Quello che sappiamo – aggiungono i lavoratori Toremar - è che la compagnia che è stata riconosciuta vincitrice della gara è in buona parte costituita dalle stesse società che attualmente e da due anni sono proprietari della Compagnia delle Isole, che gestisce i collegamenti marittimi ex Siremar. In quella compagnia solo nell’ultimo anno è successo quanto segue: febbraio 2014 - 83% di adesione allo sciopero per violazione del contratto nazionale; aprile 2014 - 48 ore di sciopero nei giorni 11 e 12 per gli stessi motivi; giugno 2014 48 ore di sciopero il 19 ed il 20 perchè la società continua ad ignorare il problema; settembre – sciopero di 24 ore il giorno 15. E nel gennaio 2015, in aggiunta alle problematiche precedenti, è stato proclamato sciopero per mancato pagamento dello stipendio di dicembre 2014 e non pagamento di quanto previsto dalla contrattazione aziendale. Questi sono fatti e sono fatti che non ci lasciano presagire nulla di buono”. A questo punto che possiamo fare? Sicuramente non staremo con le mani in mano a sperare che la stessa sorte non tocchi alla Toremar. E sarebbe necessario che anche chi di dovere riflettesse su queste cose. L’attuale servizio Toremar (gestione Moby) è sotto gli occhi di tutti. Che garanzie ci sono che chi subentrerà avrà capacità, anche economica, per mantenerlo? Non vogliamo ritornare al passato”.

Roberto Medici