Mercoledì 24 Aprile 2024

Bocciato l’aumento della Tari e sfiduciati i vertici di Aamps

In commissione è scoppiata la polemica sull’impennata della tassa per i rifiuti che graverà soprattutto sulle famiglie

IL SERVIZIO La tariffa dei rifiuti aumenterà

IL SERVIZIO La tariffa dei rifiuti aumenterà

Livorno, 18 dicembre 2014 - COLPO DI SCENA nella seduta congiunta di seconda e sesta commissione: la giunta 5 Stelle è stata messa alle corde perché non è passato l’atto sulla Tari . Le minoranza Buongirno Livorno, Città Diversa, Pd e Fi hanno votato contro. E il gruppo 5 stelle si è riservato di votare in consiglio e presenterà un emendamento affinché, come per l’addizionale Irpef, anche per la Tari si salvaguardino i contribuenti più deboli. Ma non è finita qui: le opposizioni con mozione di sfiducia oggi formalizzeranno la richiesta di dimissioni del direttore Lorenzo Fommei e dell’amministratore unico Marco Di Gennaro do Aamps.

«Il dato politico salta agli occhi – commenta Andrea Raspanti – perché la giunta è stata sconfessata da tutti i gruppi del consiglio comunale”.e ad alta tensione ieri pomeriggio della seconda e sesta commissione sul piano tecnico finanziario di Aamps per il 2015. Un piano dal quale emergono dati allarmanti: l’aumento della Tariffa rifiuti (Tari, ex Tares) che da 35.083.443 euro del 2014 schizzerà nel 2015 a 39.270.000 euro come avevamo annunciato giorni fa. Con questo aumento l’assessore al bilancio Gianni Lemmetti ha ammesso che «sarà incluso nella tariffa anche il costo dei crediti esigibili» ex Tia pari a circa 4 milioni, cioè le morosità in gran parte degli evasori più importanti, tra cui enti dello Stato re grosse imprese, ancora non riscosse, che la passata amministrazione «non ha aggredito con la dovuta tenacia. Mentre l’attuale amministrazione a maggioranza grillina cerca di risolverla chiamando in ballo i contribuenti onesti, o più deboli, che così sono becchi e bastonati» ha tuonato Marco Cannito di Città Diversa.

«É impopolare – si è giustificato Lemmetti – ma noi dobbiamo salvaguardare il servizio». Infine «l’aumento della Tari – ha detto sempre Lemmetti – è stato calcolato in modo tale che pesi un po’ meno sulle imprese e un po’ di più sulle famiglie» ovvero il contrario di quanto fatto dalla passata amministrazione. Tanto è bastato a far salire sulle barricate oltre a Cannito anche Andrea Raspanti di Buongiorno Livorno e Marco Ruggeri del Pd.

L’ASSESSORE all’ambiente Giovanni Gordiani ha provato ad addolcire la pillola annunciando che l’amministrazione punta «alla valorizzazione dei rifiuti con la realizzazione a Livorno di un impianto di riciclaggio dei rifiuti raccolti con il sistema del porta a porta, di cui abbiamo dato indicazione ad Aamps. Questo affinché il ciclo dei rifiuti diventi un ciclo virtuoso». E «renda». L’assessore al bilancio ha poi messo in evidenza gli sforzi di Aamps per risparmiare all’osso sui costi di gestione. Lodevole certo.

E SULL’EVASIONE ex Tia: «Più o meno il 40-50% del totale è formato dalle morosità di famiglie e imprese in affanno; il resto sono crediti da riscuotere dai grossi soggetti privati, o enti dello Stato. Che facciamo lasciamo stare perché tanto si ricarica tutto sulla collettività?». Andrea Parlanti alla testa dell’ufficio tributi ha detto che «con la Tares (ha seguito la Tia e preceduto la Tasi, ndr) è stato riscosso all’80% del dovuto. Per la Tari siamo fiduciosi». Poi «per riscuotere i crediti dai morosi Aamps prevede un potenziamento della lotta all’evasione e all’elusione». Speriamo bene... Elisa Amato (Fi) a nome dei commercianti ha chiesto una revisione delle modalità di calcolo della tariffa rifiuti non sui metri quadrati degli immobili, sulla quantità dei rifiuti prodotti. L’assessore Lemmetti ha assicurato che «la Tari è stata calcolata in modo da ridurre l’incremento della tariffa per le imprese, mentre per le utenze domestiche l’aumento peserà di più».