Livonro, 22 dicembre 2012 - C’è chi dice che voglia essere l’avvio un po' surrettizio di un anti-salone di Genova. Ma per ora gli organizzatori tengono un profilo basso, parlano solo di grande manifestazione della vela e infatti gli hanno dato un nome ufficiale in tono: il primo “Festival della Vela” d’Italia

L’iniziativa nasce dal “Giornale della vela”, mensile specialistico diretto da Luca Oriani, e si appoggia allo Yacht Club Livorno. Così dal 21 al 24 marzo prossimi nel porto mediceo, con la disponibilità dei pontili galleggianti dello stesso YCL, avremo una manifestazione che conta già un’ottantina di barche a vela prenotate.


Scrive il “Giornale della vela”, annunciando nel numero in edicola l’iniziativa: “Se pensate che voglia essere un evento mondano  scordatevelo. Se pensate solo a un salone nautico siete fuori rotta. Il nostro Vela Festival sarà una manifestazione per appassionati come  se ne fanno in tutto il mondo, escluso in Italia. Sino ad ora. Un momento dove appassionati, espositori, professionisti, marinai, si ritrovano per parlare la stessa lingua, quella della passione per il mare e per la vela. Una festa nel cuore di un porto vero dove protagonisti sono le barche, gli accessori e i marinai presentati da chi li conosce bene. Un porto ideale dove, come in un club di yachting, ti fermi anche poer scambiare quattro chiacchiere davanti a un buon bicchiere, vedere un video eccitante, visitare una mostra, partecipare a un evento, conoscere un velista che ha qualcosa da raccontarti, incontrare quelli che avete votato voi stessi come velisti dell’anno.”


Perché per questa manifestazione, precedente di poco il TAN,  che gli organizzatori promettono sarà davvero innovativa, è stata scelta Livorno? Perché è al centro del Tirreno, facilmente raggiungibile per autostrada, treno o aereo (aeroporto Galilei a 50 km), Perché ci sono  gli spazi a mare a in terra dello Yacht Club, uno dei più prestigiosi d’Italia. Perché siamo in un porto pubblico vero con le suggestioni delle strutture medicee, e non in un “marina” moderno, privato ed asettico. Perchè a 50 metri dai pontili e dalle banchine ci sono 1000 
posti auto di parcheggio (si sta lavorando per avere anche la disponibilità per parcheggiare della banchina 75), Perché infine il clima a Livorno è già mite a metà marzo.
Oltre alle barche, a terra e in acqua, ci saranno stand di accessori, dibattiti a tema, musiche e un premio al velista dell’anno. Biglietti a costo popolare, è la promessa. Perché si vuole fare il pienone da ogni parte d’Italia.

Antonio Fulvi